A Santarcangelo è cambiata scena Tre nuovi direttori e Chicchi presidente
Notizia pubblicata il 25 novembre 2008
Categoria notizia : Sagre Feste
FESTIVAL di Santarcangelo tutto inedito. Con un nuovo presidente, Giuseppe Chicchi, che crede fortemente nell’incremento del budget festivaliero attraverso attività durante tutto l’anno e una manifestazione temporalmente estesa ben oltre i 12 giorni di calendario. E tre nuovi direttori, ognuno per le prossime tre edizioni che già da quella 2009, la trentanovesima, vedrà Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio alla guida del progetto. A seguire Enrico Casagrande dei Motus e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe. Inoltre è rinnovata l’adesione degli enti fondatori, Comune di Santarcangelo, Comune e Provincia di Rimini e assessorato alla Cultura della Regione che, attraverso il suo rappresentante Alberto Ronchi, forte del patto triennale Stato-Regioni, annuncia un aumento di 20.000 euro annui di finanziamento al festival.
Si arriverà così a 200.000 euro, importante tassello del budget totale di Santarcangelo, 750.000 euro annui. Oggi Ronchi, che sottolinea la netta controtendenza delle sue politiche rispetto a quelle nazionali che non amano molto il contemporaneo sarà a Roma per un incontro al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da cui spera di strappare un riconoscimento per il lavoro che sta facendo proprio nel campo del contemporaneo. «Questi signori, queste compagnie che dirigeranno Santarcangelo — dice —sono proprio quelle che rappresentano l’Italia nel mondo ed è bene che si comprenda». Di festival guidati ogni anno da direttori diversi, per lo più del mondo artistico, ci sono molti esempi nel mondo.
MA PER l’Italia si tratta davvero di una prima volta che è stata sollecitata dall’antropologo teatrale Piergiorgio Giacchè lo scorso giugno, poco prima che partisse la trentottesima edizione orchestrata da varie compagnie per la mancanza ancora di un direttore. Il mandato, Chiara Guidi, l’ha ricevuto invece dieci giorni fa e, nonostante non ci siano ancora nomi sulla carta, sono ben definite le linee artistiche che seguirà. «Nel festival —spiega —entra naturalmente il patrimonio della nostra compagnia ma non usciremo, nel festival, con i nostri lavori. Vogliamo radicare ad esempio la presenza laboratoriale che porta i frequentatori nel vivo di una pratica artigianale.
E quello che mi preme è capire dove il teatro può fare i conti con la musica, per questo ho chiesto una collaborazione a Massimo Simonini di Angelica». Per Enrico Casagrande di Motus sarà importante mettere in relazione Santarcangelo con il territorio e tutti i suoi angoli, renderlo visibile anche d’inverno. E’ interessato alla “strada”, a dialogare con tutte le arti, anche con le crew di writer.
ERMANNA Montanari sceglie la voce come linea guida, declinata in vari campi di ricerca. Vuole creare un ponte col teatro africano, indagare il rapporto con la voce di carta, ovvero il fumetto e con la voce poesia. Il nuovo presidente Chicchi, annuncia già qualche idea per aumentare il flusso di finanze: pensa all’ottimizzazione di strutture come il Supercinema e a ripristinare il Circo Inferno, il dopo-festival che produce reddito ed è da estendere ben oltre il festival.
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