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Festival Il teatro? In hotel o in spiaggia

Notizia pubblicata il 13 giugno 2008



Categoria notizia : Musica


LA SECONDA giornata del Riccione TTV prosegue all'insegna di eventi impedibili e curiosi che abitano spazi consueti in maniera singolare, come la performance di Meg Stuart "Sand Table" che trasforma il Teatro del Mare in una spiaggia o l'installazione sonora di Zapruder Filmmakers Group e Silvia Bottiroli "Check out alle 16" che abita cinque camere dell'Hotel Sixty, aperte al pubblico per 24 ore (inaugurazione ore 16).

Meg Stuart coreografa e danzatrice americana, nata a New Orleans nel 1965, vive a Berlino e lavora a Bruxelles con la sua compagnia Damaged Goods (letteralmente "merci avariate"). Ha creato più di venti spettacoli, fra danza e teatro, ha iniziato diversi progetti d'improvvisazione e collabora con artisti attivi in vari campi: video, arte visiva, musica e danza. Il suo Sand Table rivoluziona il Teatro del Mare di Riccione: la platea é svuotata dalle sedie e il pubblico osserva dall'alto l'evento, affacciandosi alla balconata.

UN'IMMAGINE video é proiettata su un tavolo coperto di sabbia: mostra dei danzatori distesi su un pavimento di legno mentre i due performer, dal vivo, si muovono poeticamente nello spazio e manipolano la sabbia così che l'immagine acquista un curioso movimento e si rigenera, fluttua, mescola finzione e realtà  in un continuo divenire.
Per "Check out alle 16" all' Hotel Sixty gli spettatori possono entrare a piccoli gruppi e fare incontri inconsueti, ascoltando conversazioni inedite di 5 giovani autori teatrali, vincitori del prestigioso Premio Tondelli.