Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Come far salotto parlando di techno. 'roBOt-ini' presenta label e artisti nostrani

Notizia pubblicata il 10 giugno 2009



Categoria notizia : Musica


SONO COME tanti sassolini che l’avveduto Robot vuol lasciare sulla strada che conduce alla sua grande apoteosi di settembre quando l’evento clou del Festival di musica elettronica (Carl Craig, Francesco Tristano, Moritz Von Oswald in un concerto con orchestra per la reinterpretazione di classici dell’opera del dj-produttore detroitiano Craig già incisi dalla Deutsche Grammophon) sarà nientemeno che l’apertura della stagione autunnale del teatro Comunale.

La bussola che serve a non perdere l’orientamento nella galassia Techno alla bolognese si chiama roBOt-ini goes to the City ed è stato studiato appunto dall’associazione Shape come un percorso d’avvicinamento alla seconda edizione di roBOt Festival in programma quest’anno su quattro giornate dal 16 al 19 settembre. Le pillole di preparazione alla manifestazione dedicata stavolta all’interazione tra uomo e software, riproporrà il format dello scorso anno con workshop e live pomeridiani a Palazzo Re Enzo e dj set serali al Link (anche se manca l’ufficialità per quest’ultima location) sono state confezionate in un blister di cinque appuntamenti suddivisi tra la veranda dello chalet dei Giardini Margherita e il giardino Pincherle (via Morgagni).

LA FORMULA è simile per tutte le date (il primo cocktail party è stasera dalle 19 alle 24 ai Giardini con la label Arision che presenta il progetto Super Value), come svela l’organizzatore Edoardo Mazzilli: «Inizialmente dovevano essere solo aperitivi di presentazione del dvd della prima edizione del festival, poi le etichette hanno mostrato interesse a fare qualcosa di più in grande mettendo a confronto il pubblico e chi materialmente mette mano ai macchinari, prima di dare spazio agli showcase d’artista». Si parte, come detto, col new jazz contaminato di Arision e con i suoni della black music reinterpretati e manipolati in post-produzione dai bolognesi Riccio e Lt.

«Perché — spiega Andrea Giotti, il presidente di Shape — vogliamo mettere in evidenza gli artisti che hanno trovato qui in città il modo di formarsi e di esportare poi il loro talento». Così sarà per Ues (Under Electric Shock) il 24 giugno, un ragazzo cresciuto a Bologna e che solo l’anno scorso si è trasferito a Berlino per seguire la sua vocazione house-techno-swing. Seguiranno il 1° luglio i Pasta Boys e il 15 Andrea “Mayo” Salomoni, Soulomon, altro storico esponente della fertile scena locale. L’unica data del Pincherle è quella del 10 luglio con Gaz, Linus, Retro Date, freschissimi di pubblicazione con L.E.D.

photo by http://www.flickr.com/photos/josemrt