Forli E il festival pensa già ad Haydn e Haendel Il bilancio del direttore Massimo Mercelli
Notizia pubblicata il 04 settembre 2008
Categoria notizia : Spettacoli
UN FESTIVAL delle arti in continua evoluzione, radicato nel territorio, aperto a nuovi linguaggi ma con uno sguardo fisso verso le culture altre. Questo e molto altro é l'Emilia Romagna Festival, uno dei tre festival italiani invitati all'incontro europeo di Ljubljana in cui é stato sottoscritto il manifesto 'Arts Festival Declaration on Intercultural Dialogue' nell'anno del Dialogo interculturale, che sta per volgere al termine.
«Siamo molto contenti della risposta che il pubblico ha dato in questa edizione 2008, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo - tira le conclusioni il maestro flautista Massimo Mercelli, direttore artistico della kermesse -. Questo lo posso dire dopo aver sentito la voce di spettatori, addetti ai lavori, stampa, tv e radio». Tutti con gli occhi puntati sul festival che, anche quest'anno, ha organizzato da Bologna, Ravenna, Forlì fino a Rimini più di cinquanta concerti di artisti provenienti da diverse esperienze culturali.
Dalla bravissima cantante israeliana Noa, che ha aperto la rassegna il 1° luglio a Imola, al pianista e direttore Luis Bacalov chiamato a eseguire a Cesenatico alcune indimenticabili colonne sonore con l'accompagnamento dell'orchestra da camera 'Tartini', dall'attrice Catherine Spaak fino ad arrivare al premio Oscar Ennio Morricome protagonista a Sarsina di quello che é emerso come l'evento di punta di questa edizione. «La cantata 'Vuoto d'anima piena' é stata un lavoro superiore alle aspettative - tiene a precisare Mercelli - in cui si sono fuse le due anime del compositore: quella classica della musica da film e quella più d'avanguardia».
MA IL FESTIVAL non si ferma, anzi ha in serbo una serie di altri concerti da non perdere ospitati entro alcuni gioielli dell'entroterra emiliano-romagnolo. Si comincia dopodomani da Sasso Morelli di Imola con un recital di romanze d'amore che vedrà impegnati il soprano Cristina Cappellini e il tenore Francesco Anile in un repertorio da Verdi a Puccini.
Grande attesa, poi per il concerto di domenica a Castel San Pietro Terme con la Israel Chamber Soloists Orchestra che presenterà un dialogo tra musica ebraica e araba, e per Catherine Spaak che, accompagnata dal maestro Mercelli, presenterà a Zola Predosa un recital tra versi e musiche francesi. Passando per la 'Petite Messe Solennelle', che martedì 9 al teatro di Lugo chiuderà il progetto rossiniano, gli occhi sono tutti puntati sul gran finale con la Messa in si minore di Bach, presentata nella storica abbazia di San Mercuriale di Forlì l'11 alle 21.15. A riproporre questo classico senza tempo, incentrato su un'idea di religiosità universale, saranno l'orchestra barocca Capella Savaria e il coro del Friuli Venezia Giulia, diretti da Ernest Hoetzl.
Intanto il maestro Massimo Mercelli pensa già all'edizione 2009 , anno europeo della creatività , ma in cui cadono anche anniversari di mostri sacri come Haydn e Haendel.
Info: tel. 0542-25747 o www.emiliaromagnafestival.org.
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