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Delitti e corruzioni, ieri come oggi Oltre 160 appuntamenti in Romagna per il Festival del Mondo Antico

Notizia pubblicata il 28 maggio 2008



Categoria notizia : Cultura


IL FESTIVAL del Mondo Antico non é una parata di eventi con grandi personaggi per attirare il pubblico. Anche se gli appuntamenti in programma tra Rimini, Cattolica Ravenna, Riccione, San Mauro Pascoli, Stantarcangelo, Verucchio e Repubblica di San Marino, dal 12 al 15 giugno sono più di 160, non bisogna aspettarsi una di quelle manifestazioni glamour che abitualmente fanno pendant con il turismo balneare e chiassoso della Riviera.

E' piuttosto un'occasione per scoprire una faccia insolita di Rimini, legata alla sua storia più remota, molto più vecchia di quella che l'architettura urbana anni '50 e i lidi a pagamento oggi ci trasmettono.

CIà’ CHE SVELA il festival é la Rimini dell'età  romana, quella che gli scavi archeologici in corso (che dovrebbero terminare per la fine del 2009) stanno lentamente portando alla luce sin dai primi ritrovamenti del 1989 in occasione di lavori di arredo urbano. Così é il caso della domus del chirurgo, inaugurata lo scorso dicembre. «Uno dei ritrovamenti più importanti del mondo antico - spiega Marcello Di Bella, direttore del settore cultura del comune di Rimini -.

E' stata chiamata così perchè vi sono stati rinvenuti tantissimi attrezzi da chirurgo oltre che mosaici di finissima fattura». Quella di quest'anno é la decima edizione di un appuntamento che, un po' alla volta é riuscito ad attirare l'attenzione di un turismo "colto" che si affianca a quello balneare. Obiettivo del festival: raccontare la vita degli antichi romani nella Rimini di quei tempi.

Lo si farà  attraverso convegni, come quello inaugurale dedicato proprio a "Medici e pazienti nell'antica Roma" in programma il 12 (dalle 9.30) nella sala del Giudizio del Museo della Città ; ma anche attraverso ricostruzioni storiche, con l'aiuto di decine di figuranti in costume. In questo filone di appuntamenti, il 14 giugno (ore 21.30), ritorna, nella centralissima piazza Cavour, la simulazione di un processo romano (dal titolo "L'odore della morte") curata dal professore Giuseppe Giliberti e Gianluca Sposito dell'Università  di Urbino.

«L'AMBIENTAZIONE é quella della Roma della tarda Repubblica e riguarda un omicidio - spiega il professor Giliberti, docente di Fondamenti del diritto europeo ad Urbino -. E' il frutto del lavoro degli studenti dei miei corsi che preparato le due orazioni del dibattimento. Una corte costituita dai maggiorenti della città , voterà , poi, su antiche tavolette cerate chi condannare e chi assolvere».

All'interno del processo trova sede anche quest'anno l'ironica (ma non troppo) saga dal titolo "Res nostra" che narra delle vicende delle organizzazioni criminali di allora: il tema scelto dalla saga per quest'anno é il racket dello smaltimento dei rifiuti nell'antico porto fluviale romano del Testaccio. Come si vede, nulla si crea e nulla si distrugge.

(foto di http://www.flickr.com/photos/jesst7)