Esplorando in note da New York a Mumbai Da domani torna per il 22° anno Aterforum
Notizia pubblicata il 05 giugno 2008
Categoria notizia : Spettacoli
UN VIAGGIO sonoro che salpa da Ferrara verso New York, passa per Mumbai dove raccoglie l'ispirazione e fa ritorno nella città estense. Lo stile di questo peregrinare é all'insegna dell'innovazione e della ricerca che confluiscono nella ventiduesima edizione di Aterforum, un festival storico che quest'anno porta il titolo di Nuove Indie: rotte musicali tra New York e Mumbai: l'India riscoperta dall'Occidente, ma anche un riferimento alle :indie", le etichette discografiche indipendenti che nutrono l'innovazione.
ATERFORUM, che da domani al 22 sarà al Teatro Comunale, all'auditorium del conservatorio, a Piazza Castello ma anche a Casa Romei e Palazzo Ludovico il Moro, luoghi storici della città concessi con una convenzione dal Ministero dei Beni Culturali, torna ad approfondire una passione di sempre per la musica minimale.
Già vent'anni fa, lo fece nell'edizione Ostinato: del minimalismo in musica e oggi si ripropone un ulteriore sguardo a quella scena, soprattutto statunitense, «che quietamente ha rivoluzionato il nostro modo di ascoltare musica e ampliato i nostri orizzonti sonori», come scrive Franco Masotti, consulente artistico di Aterforum. «Oggi – riflette - si parla molto di crossover e contaminazione in tutti i campi. Ci sono compositori, che si presentano come i grandi di oggi, come Allevi e altri... ma all'inizio di tutto c'é il minimalismo di New York, che noi celebriamo dal 1988».
SCELTA ARTISTICA del festival da sempre, é anche quella di proporre un focus su alcuni personaggi. Quest'anno toccherà a Robert Ashley, uno dei padri della new music americana e pioniere della ricerca interdisciplinare, in particolare nella sperimentazione delle nuove tecnologie sonore e video abbinate a un uso recitativo-teatrale della voce.
Ashley, nato nel 1930 ad Ann Arbour, nel Michigan, sarà al Ridotto del Teatro Comunale domani alle 12 e in serata, in teatro alle 21.15, proporrà Dust, prima rappresentazione in Italia di questa opera con un tessuto narrativo incentrato sugli emarginati delle nostre città che raccontano storie e dialogano con Dio. Ancora Ashley sarà al Comunale domenica alle 21.15 coi suoi collaboratori per presentare l'opera Concrete del 2006, un libretto che può essere letto come le :rimuginazioni di un vecchio solo».
Ad Aterforum torna Terry Riley, tra i più prolifici minimalisti storici e grande studioso della musica indiana, il 16 a Palazzo Ludovico il Moro e il 17 terrà un workshop al conservatorio su Composizione, improvvisazione e Raga della tradizione indostana. Con Riley ha collaborato anche la cantante Amelia Cuni, che canta in stile dhrupad, il più antico degli stili della musica classica indostana giunto intatto a noi e che presenterà il 14 John Cage: 18 microtonal Ragas: Solo 58 from Song Books del 1970.
IL 12 ARRIVERà€ invece Alvin Curran con i videomaker Lino Greco e Gerardo Lamattina, nell'opera commissionatagli dal Festival Mumbai's Way. Il 15 verrà proposta una pietra miliare del minimalismo, Piece for Cello and Saxophone del 1960 di Terry Jennings, eseguita al violoncello, onde sinuosidali e cello drones da Charles Curtis. Il 19 i Gundecha Brothers, veri depositari del canto dhrupad.
(foto di http://www.flickr.com/photos/dan_and_claire_nelson)