Trasformiamo gli incontri con i grandi fotografi in un Festival annuale

LUGO potrebbe diventare sede di un Festival annuale della fotografia. L'idea é stata lanciata dall'assessore alla cultura Giovanni Barberini nel corso della presentazione della mostra di 'scatti' realizzati a Lugo dal fotografo irlandese David Farrell, esponente di punta della fotografia contemporanea.

La mostra é allestita all'Albergo Ala d'oro di Lugo e rientra nelle iniziative di 'Caffé Letterario', la rassegna culturale che ha sede nello storico albergo lughese.

All'esposizione é allegato il catalogo, o meglio il libro fotografico, che raccoglie le immagini lughesi di Farrell, il cui lavoro su Lugo iniziò un anno fa, con una ricerca che prese il via dal Pavaglione e dal monumento a Baracca per estendersi alle campagne, alle porzioni superstiti di macchia agreste, per fossi e campi di terra scura.

Il tutto avvolto nella nebbia: per un mese, Farrell ha infatti fotografato Lugo immersa nella nebbia, traendo poi lo spunto per il titolo di libro e mostra da una poesia in cui Giovanni Pascoli descrive le sensazioni ovattate tipiche delle atmosfere nebbiose, caratterizzanti del nostro paesaggio e in genere dell'immaginario artistico romagnolo.

La Lugo 'nebbiosa' ritratta nel libro andrà  a far parte della 'biblioteca fotografica' che si sta costituendo a Lugo, sempre su idea dell'assessore 'filosofo' Barberini.

Per ora i volumi sono due, quello di Farrell e quello che accoglie le immagini di una Lugo più 'costiera' realizzate dal fotografo Olivo Barbieri.

E mentre l'Ala d'oro si conferma sempre più 'centro lughese dell'arte fotografica', di certo non manca l'attenzione dei cittadini a questo tipo di iniziativa: per l'inaugurazione della mostra, la sala dell'albergo era straboccante, e oltre ai molti lughesi era presente una quindicina di critici, fotografi, esperti del settore, venuti appositamente da Roma e dall'estero. Una 'delegazione' dei maggiori esponenti del mondo fotografico, che in questi giorni sono ancora a Lugo per confrontarsi e approfondire l'arte dell'immagine.

Considerato questo e il grande interesse suscitato per il secondo anno consecutivo, Barberini ha dunque prospettato che "questo appuntamento con la fotografia d'autore diventi una consuetudine, magari organizzato in forma di Festival della fotografia".