Seimila a Rocca San Casciano infiammano la notte dei falò Ma gli indisciplinati son pochi Solo sette patenti ritirate dopo la grande festa

TANTA GENTE, forse quasi seimila persone. Ma tutti più disciplinati del solito: é andata bene la festa dei falò di Rocca San Casciano. Se si calcola che i paganti sono stati quattromila, gli abitanti del paese superano i duemila, i bambini fino a 12 anni non pagavano e gli ingressi gratuiti, gli organizzatori esprimono soddisfazione, anche perchè si devono aggiungere alcune migliaia che hanno partecipato al bis delle sfilate di ieri pomeriggio.

LA POLSTRADA di Rocca, insieme a questura, carabinieri, polizia municipale e forestale, ha controllato lo svolgimento della festa e poi effettuato di posti di controllo con l'etilometro lungo la statale 67 a Dovadola e Castrocaro, fino alle 5 del mattino. Ma se l'anno scorso le patenti ritirate agli automobilisti erano state venti, quest'anno la cifra si é abbassata fino a sette. Sempre sul filo della disciplina, a differenza delle passate edizioni quest'anno i visitatori hanno utilizzato di più i pullman: oltre 15 erano infatti parcheggiati. La metà  provenienti dalla regione e gli altri da Veneto, Lombardia e Marche.

PIENA DI TENSIONE e spettacolare l'accensione sabato sera dei falò, con un pareggio complessivo, anche se il pagliaio del Borgo ha bruciato meglio nell'attimo iniziale, mentre le fiamme di quello del Mercato sono state più nitide e regolari per tutta la durata. Molto emozionanti anche i botti del Mercato (più brevi del solito) e incantevoli i fuochi del Borgo. Poi tutti in piazza per le sfilate.

SGARGIANTI ed eleganti i tre carri del Mercato, con centinaia di personaggi della 'tribù che balla'. Simpatici e molto animati i due carri del Borgo, con personaggilegati al vecchio West. Al termine musica da discoteca sotto le stelle, fino alle due del mattino. Visitata e apprezzat anche la videoinstallazione di Manuela Camprini in via Cavour 21 'Dalla cenere…al fuoco', che resta aperta tutte le sere dalle 20.30 alle 22.30 fino al 6 aprile.

(foto di http://www.flickr.com/photos/ foncu)