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Ferragosto senza pienone ma con tanto divertimento

Notizia pubblicata il 16 agosto 2007



Categoria notizia : Turismo


Il cuore dell'estate: E' stato, mai come negli ultimi anni però, un Ferragosto decisamente "in tono minore". Non solo i turisti, ma anche i romagnoli paiono aver preferito la quiete della propria dimora o qualche scampagnata in collina e in montagna piuttosto che il mare.

Gente ce n'era e tanta. Ma siamo stati lontani, in questo 2007, dai pienoni ferragostani che fanno andare in solluchero gli operatori turistici ed intasano tutte le strade di collegamento da e per la Riviera e l'autostrada A14. Un italiano su due, ad agosto, le ferie quest'anno non le ha fatte.

E comunque anche chi le ha fatte ha cercato di viaggiare "al risparmio". Le mancate presenze a Cesenatico di questo mese d'agosto in generale, e di Ferragosto, devono dunque suonare come un campanello d'allarme e far riflettere.

In tal senso si era espressa, negli ultimi giorni, anche la Confesercenti. Aveva effettuato un'indagine lampo sui propri associati, dalla quale emergeva chiaramente che quello del 2007 non sarebbe stato un Ferragosto da tutto esaurito.

Per la Confesercenti Cesenatico, Gatteo Mare e San Mauro Mare scontano meno presenze ed arrivi per motivi ancora tutti da analizzare. Il 54,20 per cento del campione di aziende turistiche intervistate in zona ha dichiarato che i risultati sono peggiori dello scorso anno, ed il 4,20% addirittura li ritiene molto più negativi sempre se paragonati al 2006.

Eppure il meteo, mai come quest'anno, ha aiutato: con pochissime giornate di pioggia che hanno dato modo sia agli operatori balneari che a quelli del divertimento notturno di tenere quasi sempre aperto. Malgrado ciò solo per il 20,8% di loro l'andamento degli affari è risultato migliore quest'anno rispetto allo scorso.La flessione riguarda in particolar modo questo periodo: infatti oltre il 90 per cento del campione di imprenditori dice che tutto è andato bene fino alla prima metà di luglio, specie a maggio e giugno. Poi arrivi e presenze hanno subito una drastica diminuzione.

Le perplessità espresse in particolar modo dagli operatori alberghieri poi, riguardano in particolar modo la capacità di spesa delle famiglie italiane che sarebbe "sempre più ridotta". Questo si trasforma in un calo progressivo e costante dei tempi di permanenza sul territorio da parte dei turisti. Sia che vengano dall'estero sia che siano italiani.

Nel 61,60% dei casi la permanenza media dei turisti ha continuato ad abbassarsi anche rispetto allo scorso anno e non solo rispetto agli anni passati in generale. Solo per il 23,10 per cento del campione degli intervistati è rimasta invariata la permanenza turistica negli alberghi mentre per un residuo 15,3 si è addirittura allungata.

Poco consolante, in generale per gli addetti del settore, è sapere che un po' tutta la riviera Emiliano Romagnola ha scontato questa crisi. E che quindi non si tratterebbe di una guerra locale tra realtà vicine come ad esempio possono essere Cesenatico e Cervia.