Fenech: 'Dovevo fare la Gradisca'. Ma Fellini ci ripensò: 'Troppo magra'
Notizia pubblicata il 29 aprile 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
GLI ITALIANI l'avevano appena conosciuta (e ammirata), nel film Quel gran pezzo dell'Ubalda, uscito nel 1972. Ma per lei, un anno dopo, era già pronto il grande salto: dalla commedia erotica degli anni '70, di cui é stata l'icona assoluta, al cinema d'autore. Meglio ancora, da Oscar. E se Federico Fellini non avesse deciso che era «troppo magra», sarebbe stata anche lei tra i protagonisti di Amarcord.
PERCHà‰ Edwige Fenech, sessant'anni da compiere il prossimo dicembre splendidamente portati, ha rivelato in questi giorni di essere stata a un passo dal recitare in quello che viene considerato uno dei capolavori assoluti di Federico Fellini, «il film» per eccellenza che ha portato il nome di Rimini e della riminesità nel mondo. Lo ha raccontato lei stessa, in una lunga intervista pubblicata sulle pagine del settimanale A.
«La prima volta che Fellini mi vide, rimasi quasi bloccata - racconta la Fenech - perchè mi chiamò Bambi, proprio come facevano i miei genitori da piccola, e lui non poteva certo saperlo. Era il provino per Satyricon, lui mi disse che era inutile, perchè tanto avrei una parte in un altro suo film».
QUEL FILM era Amarcord, appunto, e alla Fenech doveva toccare uno dei ruoli più importanti: quello, divenuto poi leggendario, della Gradisca, la parrucchiera dalle forme prorompenti, il sogno proibito di Titta e dei suoi amici. Ma Fellini, prima di iniziare a girare, decise di non affidarsi più alla procace Edwige. «Fellini - ricorda la Fenech - mi disse: scusami, mai sei troppo magra, ti spiace se do la parte a un'altra?».
PER L'ATTRICE fu un duro colpo, anche perchè «c'era già il contratto pronto - racconta ancora la Fenech – Ma io cosa dove dire? Risposi solo: Maestro, il film é suo, per carità …». Finì «che la parte della Gradisca fu così affidata a un'attrice che conosce e stimavo, dell'età di mia madre, e non me la presi». Per il ruolo della Gradisca, come é noto, Fellini p untò poi sull'attrice francese di origini turche Magali Noel, che era di sedici anni più vecchia della Fenech, e aveva già recitato per il Maestro nel 1969, per Fellini Satyricon.
Il resto é storia. I tanti prestigiosi riconoscimenti per il film, su tutti il premio Oscar vinto da Amarcord per il miglior film straniero. Il Grand Hotel, il Fulgor e tutti gli altri luoghi immortalati da Amarcord (o meglio ricreati, visto che la pellicola fu completametne girata a Cinecittà ) che diventano i simboli nel mondo della Rimini felliniana. Ma resta, forse, il rimpianto di non aver potuto ammirare una Fenech da Oscar nelle vesti, o meglio nelle sottovesti, della Gradisca.
(foto di http://www.flickr.com/photos/lucacicca)