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Fellini privato lontano dal set

Notizia pubblicata il 25 agosto 2007



Categoria notizia : Turismo


RIMINI - A letto, sotto una coperta ricamata a mano. Oppure a passeggio nel corridoio con una vestaglia a righe, forse in una notte insonne. O ancora mentre si fa rasare da un barbiere. O attorciglia faticosamente le fettuccine. Un Fellini domestico. Ritratto nel suo privato che diventa pubblico.

Un Fellini per pochi, che stride con il Fellini di tutti. Eppure, guardando quelle fotografie che ritraggono il regista riminese nei suoi momenti più intimi, non si smonta il mito. Lo sguardo intenso e misterioso, anche solo quando tiene una tazzina di caffè in mano, restituiscono l' immagine di un uomo che anche nella quotidianità conserva l' eleganza e il portamento dell' artista. Merito anche dell' abilità della fotografa, Chiara Samugheo, reporter di carceri e baraccopoli, poi affascinata dal mondo dell' arte e dello spettacolo.

Nei 140 scatti esposti al Museo Fellini per la mostra intitolata semplicemente «Fellini Privat» è riassunta la vita del regista fuori dal set. Con molti nomi del cinema a comparire fra divani e tavole imbandite. Belle le foto con una giovanissima Sofia Loren vestita di nero, che guarda con ammirazione il Maestro mentre le prende delicatamente la mano: sono i tempi in cui Fellini aveva scritto per lei «Viaggio con Anita», un soggetto mai realizzato che raccontava una sorta di ritorno della protagonista sulla riviera adriatica per assistere il padre morente.

Sempre in tema di donne, pianeta molto caro a Fellini, ecco spuntare pure l' immancabile Anita Ekberg, con capelli raccolti e sorriso radioso, offrire al regista una coppa di champagne per festeggiare l' uscita di «Boccaccio `70», dove l' attrice era la primadonna nell' episodio intitolato «Le tentazioni del dottor Antonio». Ancora più affascinante, l' Anitona, mentre campeggia sul manifesto pubblicitario che la ritrae con un vestito di strass a fasciare un fisico da stupire.

Ma la donna del privato che compare con più assiduità è ovviamente Giulietta Masina, compagna di vita e di privato. E' con lei che Fellini si fa vedere in casa, mentre pranza insieme anche alla sorella Maddalena, si diverte a sprofondare su un divano o a posare in una sedia di vimini, vaga in vestaglia per la casa. Rivelano una grande complicità anche le foto in cui il regista osserva pensoso e rapito la moglie che balla con un ventaglio in mano. «La vita di Fellini ricostruibile in questo mosaico - rileva Tullio Kezich nella prefazione al catalogo - assomiglia alla vita del cinema in generale: tranquilla in apparenza e sotto sotto terremotata, borghese e percorsa da fremiti che si indovinano nell' occhio del personaggio».

La mostra si può visitare fino al 14 ottobre (tutti i giorni tranne lunedì; orari di visita 16.30 - 19.30; sabato e domenica anche 10-12; info. 0541.50303; www. museofellini. it). Restano ancora pochi giorni invece per vedere un' altra galleria fotografica, dedicata sempre a Fellini. Il 31 agosto chiude nella Sala Rosa del Grand Hotel (tutti i giorni, dalle 11 alle 18) la mostra della fotografa Teresa Callari che mostra il Maestro nel 1986, durante le riprese del film «Intervista» di cui ricorrono i vent' anni dal debutto nelle sale. La Callari entra nei misteri di Cinecittà e con la sua macchina fotografica fissa alcuni istanti del lavoro di Fellini: le immagini in bianco e nero catturano l' estro del regista che si muove con grande padronanza e inventiva.

photo by:http://www.flickr.com/photos/krancien/