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Federico sogna. A Rimini l'"Oniricon" felliniano

Notizia pubblicata il 13 febbraio 2008



Categoria notizia : Musica


SE LA CONTENDONO già  festival e musei di tutto il mondo, da New York a Parigi, fino a Berlino. Ma se fosse ancora vivo, lo stesso Federico probabilmente sarebbe sorpreso dei tanti visitatori che ogni giorno arrivano a Castel Sismondo per vedere Fellini oniricon, l'affascinante mostra che espone (per la prima volta) un centinaio di disegni tratti dal suo Libro dei sogni (nelle foto due tavole).

Oltre 600 persone hanno preso parte, qualche settimana fa, all'inaugurazione alla Rocca Malatestiana, dove rimarrà  esposta ancora per un altro mese, fino al 16 marzo. E da allora sono già  migliaia e migliaia i visitatori. «E' un successo straordinario, é il segno del grande amore che in fondo i riminesi provano per Federico», sottolinea l'assessore alla cultura, Stefano Pivato.

E' un successo che avrebbe reso orgoglioso perfino il Maestro. «Se fosse stato qui il giorno dell'inaugurazione della mostra, davanti a questa folla meravigliosa, Federico avrebbe detto: ho conquistato i riminesi nella Rocca Malatestiana», sorride Tullio Kezich, biografo felliniano per eccellenza (il suo libro su Fellini é stata premiato a Parigi quale miglior volume straniero sul cinema) e curatore di Fellini oniricon insieme a Vittorio Boarini, direttore della fondazione intitolata al maestro.

GIà€ A ROMA, dove aveva debuttato in anteprima lo scorso ottobre, alla Festa internazionale del cinema, per Fellini oniricon era stato un vero e proprio bagno di folla. D'altra parte non poteva essere altrimenti per questa mostra, che é la prima dedicata al 'diario onirico' che Fellini tenne tra il novembre del 1960 e il febbraio del 1982 (più varie pagine e appunti sparsi, che arrivano fino al 1990).

Due grandi libroni, da cui spesso il Maestro strappava alcune pagine per regalarle agli amici, in cui il regista per quasi 30 anni ha scrupolosamente disegnato (su consiglio dell'analista Ernst Bernhard) ogni sogno che gli capitava di fare durante la notte. Di quei 400 disegni realizzati e conservati nel Libro dei sogni, Fellini oniricon ne mette in mostra circa un centinaio, divisi in varie sezioni. E' un viaggio, quasi labirintico (grazie pure all'insolita e suggestiva disposizione della mostra) nell'universo felliniano. Ci sono i disegni dedicati a Giulietta Masina, moglie e musa del Maestro, e anche quelli di Anita Ekberg e di tutte le altre donne (sognate, ammirate, in qualche modo amate) da Fellini. C'é Rimini, che affiora nei colori, a volte cupi a volte vivacissimi, usati dal Maestro. E ci sono poi tanti ritratti di amici, colleghi e personaggi, compresi i politici: da Marcello Mastroianni ad Alberto Sordi, da Jimmy Carter ad Aldo Moro, da Gianni Agnelli ad Antonioni.

LA MOSTRA, curata dalla Fondazione Fellini (che espone per la prima volta anche l'originale Libro dei sogni, pubblicato da Einaudi) resterà  a Castel Sismondo fino al 16 marzo, poi comincerà  a girare in Italia e all'estero. Ma a Rimini la 'primavera felliniana' non terminerà  affatto con la chiusura della mostra. Perchè, anche se con un anno di ritardo rispetto al primo annuncio, tra il mese di marzo e quello di aprile il lungomare di Rimini verrà  finalmente 'dedicato' a Fellini. Una trentina di strade saranno infatti ribattezzate con i titoli dei film di Fellini (quelli girati o anche solo sceneggiati): ognuno porterà  il nome di uno dei capolavori del Maestro, da Lo sceicco bianco ad Amarcord, da I vitelloni a La dolce vita, e così via. Accanto all'insegna, all'inizio di ogni strada comparirà  anche il manifesto originale e la trama del film.

Inoltre tra qualche settimana il Comune di Rimini dovrebbe dare il via libera al progetto di riqualificazione del cinema Fulgor, che diventerà , grazie al progetto firmato dal premio Oscar Dante Ferretti, simbolo felliniano per eccellenza.  
(foto by idealterna)