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Europei Di Nuoto Federica Pellegrini Oro E Record
Notizia pubblicata il 14 dicembre 2009
Categoria notizia : Sport
La Pellegrini vince ancora i 200 stile libero e fa segnare il nouvo promato mondiale " E' dedicato a Castagnetti. Lui è sempre qui con me, adesso dobbiamo voltare pagina" la 4x50 uomini invece il bronzo
Un bacio al cielo. Federica Pellegrini l'ha ringraziato così il suo Alberto dopo l'ennesima impresa di una carriera che, si chiudesse qui, sarebbe unica. E' arrivata scarica, mentalmente e moralmente, a questi Europei. Eppure se l'Italia ha salvato il bilancio di una spedizione tutt'altro che esaltante (un oro e cinque medaglie complessive) lo deve esclusivamente a lei. Capace di vincere anche contro se stessa e con chi la voleva lontana da una condizione almeno accettabile.
LA RISPOSTA è arrivata con il nuovo mondiale sui 200 (1'51”17) frutto di una gara tirata testa a testa sino a metà con la Verraszto e poi fatta sua di prepotenza come spesso le succede, le è successo, le succederà anche in futuro. Toccata la pista il primo pensiero è stato per Castagnetti, così come dopo: «E' stato con me sempre, dall'inizio alla fine della gara. E lui mi aveva insegnato che bisogna vincere quando si sta peggio, come sono io in questo momento. Impossibile dimenticare, lui era e sarà per sempre il mio alter ego e non lo dimenticherò mai. Però bisogna saper voltare pagina e mi sono dimostrata di poterci riuscire». Ha una spiegazione anche per i risultati non esaltanti nella vasca di Istanbul: «La mancanza di Alberto si sente molto, il clima in squadra è basso ma si ricomincerà, solo che ci vuole tempo.
Quanto a me, sentivo di aver bisogno di un regalo dopo quello che ho passato ultimamente. E comunque se lui fosse stato qui mi avrebbe cazziato per come ho nuotato». Parole dolcissime, di chi ha capito quale resta la sua missione. Da gennaio tornerà a lavorare sodo a Verona, ci sono da preparare gli Europei di agosto a Budapest, poi quelli in vasca corta di novembre e i Mondiali, sempre in corta, a dicembre. Ci sarà un'Italia in parte nuova, pronta a ripartire dai suoi grandi vecchi. Come Pippo Magnini, uscito rinfrancato da questa rassegna come dimostra il quinto posto nei 200 stile (a 13 centesimi dal bronzo) e il gradino più basso del podio con Orsi, Bocchia e Dotto nella 4x50 stile che ha chiuso il programma.
Tante occasioni mancate, su tutte quella di Ferrin nei 50 rana, gli altri argenti di Segat e Colbertaldo, buone prove da qualche giovane come Orsi, Sciocchetti, la Di Pietro, le conferme di Gemo e Di Tora. L'Italia sa come ripartire, deve però definitivamente voltare pagina nominando anche un nuovo commissario tecnico. Non sarà come Castagnetti, ma finalmente il dopo-Castagnetti avrà un volto e programmi concreti. La Pellegrini lo sa
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