Così Faenza diventerà  un'unica vetrina della ceramica

GLI EVENTI si plasmano e prendono forma negli altiforni delle buone idee, danno concretezza e visibilità  alle tradizioni e creano legami che, una volta raggiunta la solidità , diventano infrangibili punti di forza.

Per due giorni, il 6 e il 7 settembre, la prima edizione di Argillà  Italia, presentata ieri a Bologna, trasformerà  ufficialmente Faenza nella capitale mondiale della ceramica. «Il festival europeo della ceramica - afferma il sindaco, Claudio Casadio – é un evento dai molteplici punti di interesse. E' una promozione dell'artigianato ceramico in un momento di grande trasformazione del settore. Il lavoro delle botteghe oggi si scontra con la concorrenza dell'industria. Un altro punto risiede nei luoghi dell'esposizione, la rete stradale di una città  d'arte».

«E' giusto sottolineare la qualità  del lavoro svolto come associazione italiana città  delle ceramiche - spiega l'assessore Stefano Collina -. Un'antica tradizione ha portato alla costruzione di nuovi obiettivi e di legami internazionali, specie con comuni di Francia e Spagna. Con questi, anzichè pensare alla competizione, abbiamo capito che la priorità  é il mantenimento dei segni distintivi. Argillà  prende quindi spunto dall'omonima manifestazione francese che si svolge ogni due anni vicino a Marsiglia. La rete creata in questi anni ci consente di portare a Faenza 250 espositori, la metà  dei quali stranieri, e di sistemarli in uno spazio d'eccezione, tra il Museo Internazionale delle Ceramiche e il centro della città Â». Tra le strade di Faenza, scaffali di un'immensa bottega, i visitatori potranno constatare una grande varietà , specchio delle grandi differenze nell'artigianato europeo: da quello nordico, più attento al design, a quello mediterraneo, orientato al recupero del classico.

TUTTI I PEZZI saranno in vendita, dai 5 ai 1.300 euro, a conferma del fatto che alcuni prodotti sono vere e proprie opere d'arte. «E' un grande evento per la regione - conclude il presidente di Apt Servizi, Massimo Gottifredi –. Deve passare il messaggio che Faenza é una città  d'arte aperta 365 giorni all'anno». Il programma prevede anche la sfida spettacolare fra gli artigiani "Mondial tornianti", giunta alla 29° edizione. Una prova di abilità  e creatività  per vasai.

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