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Atteso evento al Jazz Village. Serata dedicata a Thelonious Monk con Fabrizio Bosso

Notizia pubblicata il 06 settembre 2007



Categoria notizia : Musica


Di tutti gli eventi in calendario quella in programma stasera è di sicuro la performance più attesa. Al Jazz Village, l'angolo della Festa dell'Unità dedicato alla musica afroamericana, è infatti di scena Lorenzo Tucci ed il suo DruMonk.

Un progetto che il batterista presenta in trio a Palazzo Gradari in via Rossini con l'ausilio dell'ormai famoso e ricercatissimo Fabrizio Bosso (il virtuoso trombettista entrato ormai nell'olimpo dei grandi del jazz) e con il bravo e affidabilissimo Pietro Ciancaglini al contrabbasso. In questo caso si può dire anzi che la fama di Bosso rischi di oscurare lo stesso autore del progetto: Lorenzo Tucci, uno dei più autorevoli batteristi italiani. Tramite lo splendido trattamento musicale e sensoriale di Lorenzo Tucci e dei suoi compagni di avventura questa sera a Palazzo Gradari (ore 21.30) rivivrà lo straordinario repertorio di uno dei grandi del jazz e della musica di tutti i tempi: il pianista Thelonious Monk.

Con questo spirito, di esplicito ringraziamento e omaggio, Tucci realizza il tributo apportando un personale trattamento. La vera particolarità di DruMonk già inciso su disco per Via Veneto Jazz (2007), è la scelta di una formazione decisamente inedita, un dialogo timbrico inusuale: un trio composto da tromba o flicorno, contrabbasso e batteria, tutto senza l'ausilio del pianoforte.

TUCCI, Bosso e Ciancaglini godono di un rapporto duraturo e fecondo, consolidato dall'esperienza comune negli High Five, sempre più sulla bocca di critici e fan specie dopo il prezioso contributo al successo del vocalist Mario Biondi. In DruMonk, eccezionalmente piano less, Lorenzo ha scelto di eseguire dieci pezzi tra i più rappresentativi del magnifico repertorio di Monk, tutte composizioni originali autografe il pianista ad eccezione di Tea For Two, che tuttavia Monk amava molto. Da Bemsha Swing a Straight No Chaser, da Nutty ad Evidence, il lavoro è completo, intimo, avvolgente; ognuno si esprime con la propria libertà e creatività, regalando lampi di puro piacere e di grande feeling. Alle ore 23 circa, il Jazz Village accenderà le luci sulla jam session, ideale punto di incontro tra i musicisti in cartellone e performer locali, che accompagneranno gli appassionati della musica d'improvvisazione ben oltre la mezzanotte.

Foto Fabrizio Bosso PPG1