F1, Emozione ieri a Faenza dopo il trionfo di Monza. Toro Rosso, orgoglio romagnolo Il team manager Rivola agli uomini della scuderia: 'Abbiamo fatto storia'
Notizia pubblicata il 16 settembre 2008
Categoria notizia : Sport
C'àˆ TIFO da stadio alla scuderia Toro Rosso, quando nello stabilimento di Faenza inizia il consueto briefing delle 14 del lunedì. Ma stavolta non é una relazione qualsiasi, quella condotta dal team manager Massimo Rivola. E' qualcosa che qui in via Spallanzani aspettavano, o meglio sognavano, da più di vent'anni, da quando nel 1986 Giancarlo Minardi portò il suo piccolo team di provincia nel grande circus della Formula Uno.
Non sono passate ancora ventiquattro ore dallo straordinario successo di Sebastian Vettel al Gran Premio d'Italia. I meccanici hanno fatto le ore piccole per smontare il paddock a Monza, riporre ogni cosa sui grandi Tir della scuderia e rientrare a notte fonda a Faenza. Al briefing dopo-pranzo sono convocati tutti: meccanici, tecnici, dal primo all'ultimo uomo Toro Rosso. Qualcuno arriva di corsa alle 13.59, con gli occhi arrossati, forse dal poco sonno, forse dalle lacrime di gioia versate. Alle 14 sono tutti lì, attorno al giovane team manager Massimo Rivola, uno dei tanti faentini che ha iniziato a lavorare con Minardi e che oggi continua a farlo con lo stesso entusiasmo per la Toro Rosso.
SCENDE il silenzio quando, dalle casse audio parte la registrazione del breve colloquio radio fra Vettel e il direttore tecnico Giorgio Ascanelli subito dopo l'arrivo. «Wonderful race», dice il dirigente dai box. Il pilota risponde dalla monoposto con una voce rotta: «Grazie, grazie mille». La commozione all'interno della stabilimento é palpabile e Rivola arringa il team: «Quella di Monza - dice - é stata l'emozione sportiva più grande che potevamo vivere.
La pole position di sabato era stata importante, ma rischiava di restare solo una statistica. Il capolavoro é quello confezionato in gara. Il team é stato perfetto e Sebastian ha fatto qualcosa di straordinario. E' stata una soddisfazione indimenticabile, soprattutto per coloro che hanno atteso vent'anni un giorno così. A Monza é stata scritta una delle pagine più belle della Formula Uno. E la fortuna é che l'abbiamo scritta noi, in casa nostra».
RIVOLA continua sul binario del coinvolgimento emotivo: «Molte altre volte avevamo ascoltato l'inno italiano alla fine di un gran premio. Stavolta era per noi. Dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto a Monza». Infine, il team manager scende sul piano tecnico: «Dopo le ultime gare, le nostre monoposto erano cresciute parecchio e sapevamo di essere competitivi, anche sull'asciutto.
A Monza s'é corso sul bagnato e ciò probabilmente ci ha favorito, ma dobbiamo renderci conto che oggi siamo comunque competitivi in qualsiasi condizione. Non dobbiamo porci limiti per il nostro futuro. Anche se in questo momento é difficile pensare al futuro, perchè il presente é troppo bello. Sono comunque convinto che la vittoria di Monza non sia frutto di una configurazione astrale irripetibile. Adesso dobbiamo continuare a crederci, senza metterci a sedere nemmeno un secondo». La Toro Rosso, insomma, tiene i motori accesi.
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