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Exiled di Johnnie To a Occhi sul Cinema
Notizia pubblicata il 02 febbraio 2010
Categoria notizia : Spettacoli
Exiled di Johnnie To a Occhi sul Cinema, folgorante e poetico il film è anche omaggio al western italiano, da non perdere. Epico in ogni singola scena
Titolo originale: Fong Juk (cantonese), Fangzhu (mandarino) Exiled di Johnnie To (Hong Kong 2006) è la proposta della settimana ad Occhi sul Cinema, la rassegna organizzata dall’Ufficio Attività Sociali e Culturali a cura di Pierpaolo Loffreda. Il film alla mostra di Venezia nel 2006 giunge sui nostri schermi solamente ora e rappresenta uno dei picchi più alti della carriera di uno dei cineasti più prolifici e sorprendenti dell’ultimo ventennio, regista che ha realizzando nel giro di pochi anni un numero sconvolgente di capolavori.
Curiosamente ambientato nella Macao del post-handover, Exiled è un film assolutamente portentoso: non solo per l’atmosfera epica che traspare da ogni singola scena, non solo per lo splendido stile registico
o per la bellissima colonna sonora. Exiled è un film portentoso anche perchè ha il coraggio di basare buona parte dell’impatto emotivo e del coinvolgimento empatico sulle interpretazioni degli attori, una serie di mostri sacri che difficilmente qualche altro regista sarebbe riuscito a riunire per un unico film.
C’è Anthony Wong, icona cool per eccellenza con uno sguardo perennemente filtrato da un paio di scurissimi occhiali da sole. Trasuda calma, freddezza, professionalità, è un monumento al carisma. C’è Francis Ng, Roy Cheung, ci sono Nick Cheung e Josie Ho, bella e brava come non mai.
Non solo l’ultima fatica di Johnnie To è un omaggio chiaro e sentito ad una buona fetta di cinema italiano. L’influenza dei western e del cinema di Sergio Leone è chiara sin dal primissimo duello, volti in primo piano e figure lontane sullo sfondo, sguardi fissi tra i contendenti e revolver tra le mani al posto delle più convenzionali berette. Il gioco cinematografico di To non si limita ai piccoli particolari (una scena è presa quasi di peso da Per Qualche Dollaro in Più, con Roy Cheung e Richie Jen al posto di Clint Eastwood e Lee Van Cleef), anzi pesca senza complimenti dall’immaginario collettivo del western proponendo addirittura un vero e proprio assalto ad una carovana.
Al respiro del lontano e Leoniano west si aggiunge come nella stragrande maggioranza delle opere di Johnnie To anche il destino che si ritaglia uno spazio importante nella narrazione degli eventi ed è proprio intorno al suo gioco beffardo che gira l’intera vicenda. Un film folgorante e implacabile da non perdere!