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La beffa dei chiringuiti, un'altra estate a secco Dopo gli annunci il Comune fa retromarcia

Notizia pubblicata il 20 marzo 2008



Categoria notizia : Turismo


I BAGNINI che speravano di aprire i chiringuiti già  da questa estate, devono mettersi il cuore in pace e rinunciare. Se andrà  bene, se ne parlerà  nel 2009. Il condizionale é d'obbligo, le resistenze dell'associazione Bar e ristoranti di spiaggia, pare infatti abbia convinto diversi amministratori comunali a tirare i remi in barca. Se n'é parlato anche l'altra sera durante la commissione consiliare.

Quanto basta a far esclamare ai bagnini: «Siamo stati gabbati». In soldoni la Variante al Piano spiaggia che dovrà  essere approvata in consiglio comunale dopo Pasqua, con tutte le richieste della Sovrintendenza, prevede l'installazione di nuovi punti di ristorazione, chiringuiti, chioschi e simili. Ma prima di piazzarli tra le cabine, l'assessorato al Demanio dovrà  preparare e approvare un regolamento ad hoc, affinchè anche in questo caso non finisca tutto in anarchia.

MA A QUANTO PARE, nonostante le pressioni di diversi concessionari, pronti a installare le nuove strutture, nessuno sembra disposto a mettersi subito a tavolino, per predisporre le nuove regole. «Si farà  uno studio ad hoc, ma se ne parlerà  in data da destinarsi. La cosa si allontana», ha fatto sapere Giuseppe Savoretti che presiede la commissione che ha trattato il Piano spiaggia.

Nel frattempo tanti bagnini, soprattutto nel tratto di arenile che va da piazzale San Martino al porto, hanno già  chiesto ai baristi, vicini di bagno, di attivarsi per un progetto comune. I chiringuiti si sa, attirano gente, ne sanno qualcosa al Marano, e anche al bar ristorante Da Carlo dove anni fa ne era stato aperto uno. Il problema vero resta la modalità  da seguire. Che succede per esempio se tre/quattro bagni, cosa che é già  accaduta, chiedono di aprire il punto di ristoro allo stesso bar?

QUALCOSA, come annunciato dal sindaco, bisognerà  comunque fare. Tanto più che ai bagnini sono stati negati anche i distributori di bibite.

(foto di http://www.flickr.com/photos/dani3l3)

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