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Grande successo per “Sapore” Rimini Fiera

Notizia pubblicata il 01 marzo 2011



Categoria notizia : Eventi


L’edizione 2011 della 41esima Mostra internazionale dell’alimentazione MIA, chiamata “Sapore” ha messo in tasca grandi affari. I 10 padiglioni che hanno occupato 60.000 mq circa hanno messo in mostra prodotti biologici, per il catering, surgelati, olio extravergine di olive, specialità regionali italiane ed estere, pasta fresca, seafood e bevande dai vini più pregiati, spumanti birre aspeciali ed artigianali allo shampagne.

I visitatori sono aumentati del 5% rispetto all’edizione 2010, all’appuntamento leader del settore food & beverage si sono presentati circa 80.000 visitatori professionali (la partecipazione estera è aumentata del 16%), i giornalisti accreditati erano 731 (nel 2010 erano 612). Non solo stand ma anche business metting che sono passati da 1.000 al giorno del 2010, fino a circa 3.000 al giorno! Quest’anno si è svolto contemporaneamente anche il salone dedicato alla filiera agroalimentare AGRIFI, organizzato da CMF Srl con la collaborazione di Coltura&Cultura.

Una delle novità di Sapore 2011 è stato Cooking Pasta, che ha portato a Rimini, l’intero universo della produzione della pasta artigianale ed ha ricosso notevole successo tra italiani e stranieri. Più di 70 chef hanno preparato ricette squisite utilizzando prodotti che rappresentano l’identità della nostra cultura alimentare, la dieta mediterranea, che è stata recentemente nominata come patrimonio dell’Unesco. Più di 30 chef si sono sfidati durante l’Italian Pasta Contest e sono stati preparati anche piatti della Cucina Wellness, nata per favorire il benessere del consumatore senza rinunciare al sapore. Ogni giorno l’Associazione APPAFRE ha proposto degustazioni curate dalle imprese associative insieme a chef selezionati che servivano i buyers interessati a percepire la qualità offerta. Tra gli chef selezionati dalla giuria presieduta dallo chef del Grand Hotel di Rimini Claudio Di Benedetto, insieme a Raimondo Mendolia technology chef e maestro pastaio, Chiara Manzi di Cucina Wellness e Agostino Petrosino per Cucina Wellness, Felice Lo Basso si è aggiudicato il primo posto, con ‘Le gemme del Vesuvio’, fornite dal Pastificio Grania di Castello di Cisterna Napoli. Lo Basso è un Executive chef del Grand Hotel Alpen Royal di Selva di Valgardena. Tra le altre competizioni anche quella tra chef con la pasta napoletana, nei formati mezzo pacchero e mafaldina. Dopo la gara si è tenuto un convegno con al centro del dibattito il prodotto Fibrella del Pastificio Leonessa, che unisce pasta e benessere. L’incontro è stato organizzato dalla dottoressa Chiara Manzi.

La kermesse ha lanciato anche il Concorso Nazionale Ercole Olivario 2011, all’interno del padiglione dedicato interamente all’olio extravergine di oliva. Il premio è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Rimini Fiera insieme ad OLEA (Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori) ha organizzato anche il quinto Concorso oli Extra Vergini di Oliva “Oro Giallo 2011” che è stato vinto da Colline di Romagna dop. Del Frantoio Paganelli di Santarcangelo di Romagna.

Tra i settori che hanno riscosso maggior successo c’è anche “Pianeta Birra”, con le sue birre artigianali che possono essere abbinate a tanti cibi diversi. Il pubblico ha decretato tramite le cartoline consegnate in fiera, la birra più buona: quella al radicchio rosso Ambra Rossa di Treviso della ditta San Gabriel sas. Le altre birre artigianali che sono piaciute molto sono la “Saint John’s Bier” di Lunardo M. & C. Sas da Faicchio, la birra “Karma” di Alvignano, il Birrificio Sorrento Grangalà di Sant’Agnello e la Birra artigianale “Maneba” Sas N. Marciano di Striano. E’ stato presentato il progetto della Ricerca effettuata da Altis Università Cattolica di Milano, assieme ad Unionbirrai, dedicata al modo della birra artigianale per realizzare un Osservatorio permanente sulla birra artigianale formato da i microbirrifici di tutto il territorio italiano. Inoltre è stato presentato anche il “Progetto Bottiglia Artigianale Italiana” che ha lo scopo di evidenziare le qualità distintive di ogni birra attraverso il packaging.

Tra gli incontri più importanti la ricerca diffusa al GDO Buyers’ Day dal tema “Innovazione e contaminazione tre GDO e fuori casa” e il convegno dal titolo “L’Europa al ristorante: consumi e imprese” organizzato dal Centro Studi Fipe Confcommercio. Grande successo anche per il corso di primo livello per idrosommelier che è stato organizzato da ADAM e anche la cucina Bio che è diventata sempre più importante nella ristorazione extradomestica, dato che secondo il sondaggio di Bio Bank, nel 2010, 434 pubblici esercizi hanno utilizzato almeno il 70% di materie prime biologiche. Italgrob ha organizzato il convegno guidato dal presidente del settore della distribuzione dei liquidi alimentari nel canale Horeca, Cuzziol. Il titolo dell’incontro è “Il distributore indipendente: professionalità e risorse a sostegno dell’horeca” a cui hanno partecipato per la prima volta i dici produttori leader nel settore bevande, industrie titolari delle quote dell’Associazione AFDB Distech Italia. E’ stata confermata la necessità per distributori indipendenti di unire le forze per aumentare la capacità produttiva.

Lo spazio centrale della Campania, era rappresentato da uno stand allestito con tavoli e perfetta accoglienza come di un ristorante vero con chef, sommelier e altre persone qualificate. Oltre ai pranzi completi, erano sempre aperte le degutazioni di mozzarelle di bufala campana, verdure, le famose “Perchiole” dell’Az. Agrizola Verticelli di Vairano Scalo, sottaceti, paste artigianali condite con l’olio extravergine d’oliva e i pomodori freschi, i vini come il ‘Cinereo’ di Villa Prionti, per non parlare di pasticceria e liquori come il “Fragolino’ di Foti Enrico a Postiglione di Salerno. Durante gli assaggi il consumatore ha potuto ascoltare la storia di ogni piatto, per capire le antiche tradizioni che ancora oggi rendono ogni piatto unico e genuino. Tra le aziende della regione Campania, 21 erano provenienti dalla provincia di Avellino, 12 da Napoli, 6 da Benevento, 3 da Caserta e 3 da Salerno.

Il Lazio ha portato la sua “Pizza croccantina” e i prodotti cesarei del “Casale Nibbi” della Az. Agricola biologica di Amatrice Rieti.

Tornando ai convegni, uno molto interessante è stato quello dal titolo “Discoteca e dintorni… il futuro” promosso da SILB-FIPE, dove è stata presentata un’indagine effettuata con l’Eurisko sulle motivazioni, abitudini e aspettative delle persone che frequentano i locali serali o notturni. E’ emerso che molti si dividono tra il popolo del bar, pub, disco-bar, night club, discoteca e così via. L’età varia moltissimo dato che il 43% del campione utilizzato per l’indagine aveva un’età compresa tra i 18 e i 64 anni, e tutti avevano frequentato nell’ultimo mese almeno un locale per la cena, un aperitivo serale o la notte. Nella fascia d’età che va dai 14 ai 44 anni, la percentuale aumenta del 54% e dai 18 ai 24 anni il 69%. Secondo il presidente SILB, Maurizio Pasca, quando le persone decidono di uscire la sera, sono alla ricerca di una maggiore qualità nei drink, nel cibo ma anche nell’accoglienza, design e servizio. Ora le piste da ballo devono fare spazio alla zona salotti e bar dove chi si è conosciuto nei social network deve conoscersi e socializzare. Il divertimento rimane sempre la parola chiave e stanno aumentando i locali ibridi che propongono sia aperitivo che cena, musica dal vivo, pista da ballo e persino eventi e mostre.

Questi sono solo alcuni dei risultati ottenuti dalla indagine per capire come muta il popolo della notte e come soddifare le nuove esigenze. Tra i vari interventi anche quello dell’assessore a Commercio e Turismo della Regione Emilia-Romagna, Maurizio Nelucci, che ha dichiarato: “La crisi delle discoteche intese in senso classico rappresenta un pesante impoverimento per il tessuto turistico ed economico del nostro territorio. Oggi c’è un’offerta limitata e i locali che ci sono hanno poco appeal sotto il profilo turistico. Le norme nazionali attuali non consentono di rispondere adeguatamente al cambiamento in atto. Le Regioni qualcosa possono fare. Per esempio uniformare su tutto il territorio nazionale le norme per i pubblici esercizi in modo che le regole siano le stesse per tutti. Il tema della spiaggia continua ad essere al centro del dibattito: la spiaggia non può essere un grande locale notturno ma si può, in sinergia con le categorie economiche, pensare di uniformare su tutta la Riviera le norme per l’utilizzo dell’arenile”.

Sapore Tasting Experience si è svolta con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Rimini.