L'esercito dei multati minaccia un comitato. Le vittime dell'«occhio» si moltiplicano
Notizia pubblicata il 29 dicembre 2007
Categoria notizia : Cultura
«A ME SONO arrivate otto multe». «Io ne ho prese sei». «A me ieri la seconda in due giorni, ma chissà quante ne mancano ancora». «Io ho cinque multe: domani vado all'ufficio permessi e fondo un Comitato con le altre vittime del vigile elettronico».
Un'autentica grandinata di telefonate quella che anche ieri é giunta in redazione.
«E' un furto bello e buono ai cittadini - sostiene Stefano, di Rivazzurra -. A me sono arrivate sinora otto multe, tutte per il passaggio da via Bertani, zona Arco d'Augusto».
La prima multa é datata 12 settembre, proprio la giornata inaugurale della «linea dura» da parte del Comune. Giorno in cui é stata apportata l'ultima modifica alle regole d'ingaggio, ovvero il regolamento di accesso alla zona a traffico limitato sorvegliata dagli occhi elettronici. Dopo questa modifica, il Comune ha deciso da fare sul serio con le multe. «Ma io cosa sapevo che da quel giorno si faceva sul serio - sbotta il giovane -. Adesso non so cosa fare. Se faccio ricorso al prefetto, in caso mi dia torto, pago il doppio degli 82,20 euro a multa. Ne ho ricevute sei del mese di settembre, e altre due di inizio ottobre. L'ultima mi é arrivata l'altro giorno. Il guaio é che da lì ci sono passato altre... 50 volte. Ho telefonato ai vigili, dicendo che se mi avessero recapitato le multe più rapidamente, l'avrei saputo. Loro dicono che hanno per legge 150 giorni di tempo. Cercherò di organizzarmi con altri multati».
« A me sono già arrivate due multe - dice un residente di via Montescudo -. Ma so che me ne arriveranno molte altre. Non sapevo da quando il Comune avrebbe iniziato a fare sul serio. Come si fa a far pagare migliaia di euro a lavoratori e pensionati? A Bologna ci sono display luminosi per indicare gli occhi elettronici. Qui no». «Io mi sono presa già una decina di multe, e temo che non sia finita - sbotta una ragazza -. Non sono scema: l'avessi saputo, avrei evitato, come facciamo tutti a fronte di chiare indicazioni e divieti. Secondo me non c'é stata abbastanza chiarezza».
« Sono invalido civile al 100 per cento - spiega un residente a Borghi -. Ho ricevuto già 2 multe. Non abito a Rimini ma devo venirci spesso. I vigili l'altro giorno mi hanno detto che ogni volta che vengo devo telefonare o inviare un fax per avere il permesso!»
Da noi interpellato, l'assessore Roberto Biagini spiega che, dopo la modifica dell'ordinanza, anche i non residenti disabili possono abbinare un pass a molteplici targhe. «A me i vigili hanno detto cose diverse - sostiene l'uomo -. Comunque, su un lato di via Marecchia, dove ho preso una multa, sul cartello manca la dicitura "previa prenotazione', per i disabili. Sono andato a controllare apposta. Sull'altro lato c'é. Inoltre non sapevo dell'attivazione dell'occhio. I vigili mi hanno detto che era scritto sul sito del Comune. Bene: non ho il computer. Ma la cosa più grave, sulla quale ho incaricato il mio legale di indagare, sulle mie due multe, prese una in via Marecchia e una in via IV Novembre, é riportatato lo stesso numero di omologazione, 3473, per due apparecchi diversi. A quanto mi risulta, ogni apparecchio dovrebbe avere un proprio numero».
(photo by santacroce)