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Aiuto, la spiaggia non c'é più a Viserba di Rimini l'erosione fa paura. Bagnino denuncia: «Il mio tratto largo 20 metri»

Notizia pubblicata il 01 dicembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


L'EROSIONE a Rimini Nord non può attendere. Serve un fondo permanente di bilancio comunale per garantire quantomeno la manutenzione ordinaria. Parecchie spiagge, tra Viserba e Torre Pedrera, sono ridotte al lumicino

Qualcuna, dopo le ultime mareggiate invernali, é proprio... venuta meno. E' un coro quello dei bagnini - ma albergatori e commercianti condividono - che replica da anni il solito disco: «Il ripascimento serve, ma non basta». «Non basta ma bisogna farlo, senza aspettare che l'arenile sparisca del tutto», sbotta Romano Ceccarelli (nella foto), titolare del bagno 36 di Viserba, che vanta un poco invidiabile primato: «La mia é probabilmente la spiaggia più piccola della riviera, larga appena 20 metri.

Qui c'é una corrente che ci porta via la sabbia. Ci sentiamo fare delle promesse, ma i risultati concreti lasciano a desiderare». «Il ripascimento va fatto, e regolarmente - aggiunge Michele Ruffo, vicepresidente del Consorzio balneari, di Torre Pedrera -. Ma non solo: bisogna 'ricaricare' gli scogli: molti sono a pezzi. Cose urgenti. L'estate scorsa hanno portato sabbia sporca e piena di residui. Serve più attenzione. Fatto ciò, ok agli esperimenti, magari anche la barriera soffolta a 300 metri da riva».

«Da tempo chiedo di sperimentare i prisma cavi, blocchi soffolti da piazzare lontano dagli scogli attuali, che a Fano, Trieste, Dubai han dato buoni risultati», continua Valentino Cima, del bagno 69 a Torre Pedrera. «Ma prima servono ripascimenti forti, e regolari». «I 5-7 km di arenile nord sono i più bassi d'Italia, tra le aree urbanizzate - dice Giorgio Mussoni, operatore in zona e presidente dei bagnini di Oasi -.

Qui c'é un'erosione violenta, dopo l'allungamento del molo nord del porto, nel secolo scorso. Serve un impegno alla manutenzione ordinaria, e rinforzare molti scogli. Serve un fondo di bilancio, e non per un solo anno. Esperimenti? A nord servono interventi concreti. E poi, la nuova diga foranea sul porto, va prevista almeno 30 metri più a terra, o comunque diversamente inclinata. Altrimenti, ulteriori flussi ed erosione».

Parole dure verso l'assessorato all'Ambiente erano venute di recente dal vicecapogruppo di maggioranza, Juri Magrini. Che si limita a ribadire due cose: «La manutenzione delle scogliere é una necessità . C'é l'impegno preso in campagna elettorale».
(photo bye Aelle)