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Marr Superstar 25: i leoni sono tornati. Wansley e Sims pronti a rivivere i magici momenti

Notizia pubblicata il 09 settembre 2009



Categoria notizia : Sport


FA DAVVERO uno strano effetto, rivederli uno fianco all’altro. Ernst Wansley e Gregory Sims, i due americani che giusto un quarto di secolo fa contribuirono in maniera tangibile a portare Rimini nell’elite dei canestri, in quella serie A1 che un tifoso, fino ad allora, poteva ammirare solo nelle vicine Pesaro e Forlì, sono sbarcati in città in questi giorni per partecipare a quella nostalgica operazione chiamata ‘Marr Superstar 25, 1984-2009’. Magliettina celebrativa già addosso, ‘Ernestone’ e ‘Gig’ non hanno esitato un attimo a salire su un aereo per tornare in quella piazza che tanto li prese a cuore.

«HO DETTO SUBITO di sì, è veramente un piacere per me essere qui. Sarebbe bello tornare ogni 2-3 anni...», dichiara facendo sfoggio di un’onestissima padronanza della lingua italiana Wansley, 53 anni compiuti nello scorso mese di febbraio, cranio rasato e fisico che è più o meno quello dei bei tempi andati, quando il pivottone biancorosso, pur saltando un foglio di giornale, dominava la scena sotto canestro con grande arguzia e mestiere, generando autentici attacchi di panico a personaggi come Bouie e Rolle.
«QUANDO Nicola (Gambetti, uno dei promotori del Comitato che ha messo in piedi la lodevole iniziativa, ndr) mi ha telefonato sono stato entusiasta – ribatte Sims, che a sua volta vuole dimostrare di non aver dimenticato l’italiano –. Non fu una stagione tutte rose e fiori, ci furono parecchie difficoltà, soprattutto per me. Ma alla fine riuscimmo a centrare un risultato straordinario, all’inizio veramente impensabile», non ha dimenticato quella fantastica annata ‘Gig’, oggi 51enne, anche perché proprio lui rischiò ripetutamente il taglio, con il pubblico che capì il suo dramma sportivo, sostenendolo a pié sospinto, in particolar modo nei momenti più bui, quando in tribuna era seduto il suo probabile sostituto e ogni gara si trasformava per lui in un esame.
WANSLEY e Sims sotto i riflettori, ma all’incontro di ieri non sono voluti mancare neppure Maurizio Benatti, Luca Ioli e Stefano Brighi, anche loro ‘Ragazzi che fecero l’impresa’, come recita il libro confezionato proprio da Nicola Gambetti, il bambino che nell’indimenticabile stagione 83/84 rimase folgorato da quella squadra, dallo spirito che sapeva riversare sul parquet, colmando con l’orgoglio, il carattere un gap oggettivo a livello di talento. «E’ stato un lavoro massacrante, che mi ha assorbito tantissimo, però ne è valsa la pensa – commenta l’autore –. Questo libro è il nostro ‘grazie’, davvero di cuore, a quei 12 ragazzi che ci hanno fatto sognare».
IL VOLUME sarà reperibile sabato al Flaminio, in occasione della partita celebrativa, la sfida – tutt’altro che animosa, ci mancherebbe altro – tra quel gruppo e una selezione All Star del Basket Rimini. L’appuntamento cade alle 20.30 e sarà veramente curioso rivedere in canottiera e calzoncini quei personaggi – ora ingrigiti, in qualche caso appesantiti – che nella primavera dell’84 fecero esplodere di passione un intero palazzetto, regalando alla Rimini appassionata di canestri il secondo boom dopo quello vissuto nel ‘78 con l’altrettanto storica promozione in A2, cioè con il passaggio dalle anguste palestrine ai palasport, per non parlare dell’emozione suscitata dai primi americani che misero piede da queste parti.