Erika, la bambina di cristallo. Stasera a Cavriago concerto della ventunenne bolognese Biavati

QUASI SEICENTO amici si contano sulla sua pagina di MySpace, mentre in quasi novemila hanno visitato il suo «profilo», che si può leggere mentre la si ascolta cantare brani dolci e di facile «presa» come «La bambina di cristallo» (416 ascolti su internet), la malinconica «La luna ha paura del buio» (602 ascolti), la struggente «Grey» (che ha raggiunto quasi 800 selezioni da ascoltatori on line), fino a «Welcome Children» e «Semplice», scelte da quasi 450 «navigatori».

CANZONI che fanno parte del repertorio del concerto di stasera (inizio alle 22) di Erika Biavati, cantante bolognese, sul palcoscenico della Cantina Garibaldi di Cavriago. Erika a soli 14 anni si è avvicinata al blues, che resta tuttora il suo genere musicale preferito, pur restando legatissima anche alla tradizione italiana lasciata da interpreti come Mina o Mia Martini. Erika è una cantautrice che, avvalendosi della collaborazione di The Clan, miscela ingredienti che rendono le sue canzoni fresche, oltre che gradevoli momenti nel panorama musicale italiano. Si passa dalle atmosfere country-blues al tango (come nel caso di «Madame la vie»), con testi che appaiono come piccole istantanee di realtà nascoste, spesso rielaborate con la fantasia e l’ingenuità di chi è costretto a rifugiarsi in un mondo immaginario a causa di una vita non particolarmente generosa.
CON LEI, in scena, alcuni validi polistrumentisti «che – ama ripetere Erika – valorizzano le mie canzoni». Ivan Fortini a pianoforte e fisarmonica, Giacomo Fantoni alla chitarra, Simone Masina al basso e contrabbasso, con Simone Pozzi alla batteria.

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