Enrico Montesano a Carpi. «Vi farò ridere, ma con cattiveria»
Notizia pubblicata il 15 febbraio 2008
Categoria notizia : Spettacoli
ENRICO MONTESANO vuole fare il cattivo. Almeno vuole farcelo credere: gioca a fare il politicamente scorretto, se la prende con i politici, con gli extracomunitari e con tutti quei bersagli che il senso comune giudica come " intoccabili". Il suo nuovo spettacolo di varietà , una commedia con musica da stasera fino a domenica al Teatro Comunale di Carpi, si intitola E' permesso?, con preciso riferimento a tutti quegli argomenti tabù che il buonismo dilagante non consente di trattare.
«Sempre partendo dal mio punto di vista, che é quello di un attore, quello di chi fa satira, mi scaglio contro l'obiettivo naturale della satira: il potere. Me la prendo contro i finti pacifisti, contro i buoni a tutti i costi. Perchè non si può parlar male, per esempio, fare una battuta, dei mussulmani? Perchè non si può dire che la convivenza con i rom in Italia é diventata insostenibile?».
Uno spettacolo schierato politicamente?«Oggi io non sono di sinistra, certo, ma neanche di destra o di centro. Sono un battitore libero e rivendico la possibilità di dire quello che la gente pensa, senza filtri. Almeno a teatro».
Ma siamo sicuri che non sia qualunquismo scagliarsi contro i rom e i musulmani adesso che la questione é resa scottante dai fatti di cronaca?
«Se la verità é qualunquista, allora vorrà dire che saremo qualunquisti. Ma la realtà é che si tratta di uno spettacolo comico, di una commedia, di battute che fanno ridere la gente. Vorrei considerare le due ore di "E' permesso?" come una ricreazione per il pubblico. Io mi considero un diverso: ora che va di moda essere gay, rivendico la mia eterosessualità . Così, durante la serata, cerchiamo di coinvolgere il pubblico facendogli scegliere il finale dello spettacolo: tra una canzone cattiva, una buonista e una più aperta alla speranza, il pubblico sceglie di solito la terza, dimostrando il suo equilibrio».
La vedremo con un nuovo spettacolo a teatro?
«Credo che questa sia la mia ultima tournèe in giro per l'Italia: sta diventando troppo faticoso fare l'attore, e mi piacerebbe dedicarmi in futuro a un scuola di educazione teatrale che insieme a Maurizio Costanzo stiamo pensando di realizzare».
p. b.Â