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Enrico Bertolino da stasera alle Celebrazioni

Notizia pubblicata il 31 gennaio 2008



Categoria notizia : Spettacoli


E' PIENA LA VITA di «lampi accecanti di ovvietà Â»: scintillano un attimo e poi ci fanno tornare nel grigiore imperante. Su quei lampi, su quei barlumi ha costruito il suo spettacolo Enrico Bertolino e poi l'ha smontato e ricostruito mille volte perché la realtà , l'attualità  andavano più veloci.

«L'attualità , ecco lo show che regala risate amare»

 Se avete letto qualche recensione degli spettacoli già  andati in scena, scordateli, non vedrete mai più uno spettacolo uguale. A Bologna ci saranno tre serate, una diversa dall'altra, modellate su quel gran circo che é la vita politica in Italia, qualche ora che si consuma veloce tra satira e feroce ritratto di quello che é e fa già  ridere di suo.

Lampi accecanti di ovvietà  debutta stasera alle 21 alle Celebrazioni dove rimarrà  fino a sabato. La regia é di Massimo Navone, le musiche originali eseguite dal vivo sono di Fabrizio Lamberti. Nello spettacolo si alternano momenti di critica pungente, alcune parentesi di surreale fuga dalla realtà , ballate e quadretti paradossali dedicati alla satira di costume.

Bertolino racconta di aver immaginato una specie di Blob, con il meglio, e il peggio, dell'attualità : «Solo la conclusione é sempre quella, proponiamo la ballata dal titolo "Sto diventando di destra, me ne accorgo dalle piccole cose". E' un brano che ricorda lo stile di Gaber, con un ambiguo personaggio le cui posizioni scivolano dalla sinistra fino alla destra estrema, per finire per coincidere con le idee di Mussolini che in fondo, quando voleva bonificare l'agro pontino, non aveva sbagliato tanto».

C'é amarezza nelle parole del comico milanese che pure nel mondo di oggi trova spunti a non finire. Perché si preoccupa se il suo scopo é quello di far ridere?
«E' che certe volte fai fatica pure a convincere il pubblico, ti dicono che non puoi raccontare certe assurdità , non ci si crede. Chi ci crederebbe che i senatori si insultato e sputano? Chi li vede mai i grandi politici che dicono parolacce come scaricatori di porto? L'altra sera abbiamo dato in diretta la notizia della caduta del Governo, con l'immagine di Prodi in dissolvenza. La gente rideva e non ci credeva, pensava fosse una battuta. La realtà  é ormai incredibile, per noi comici é una fonte di notizie ma anche un confronto difficile da reggere».
Uno spettacolo itinerante che però si aggancia anche alle realtà  locali che tocca.
«A Bologna ci sono spunti da vendere. C'é un sindaco di sinistra che scivola brillantemente verso destra e alla fine non ci capisci più niente. Si respira qui una difficoltà  che cercheremo di far diventare comica, sono curioso di vedere come reagirà  la gente. Vedremo pure come la stessa notizia viene trattata da cinque giornali diversi. C'é chi ride e chi invece mostra solo sorrisi amari: in ogni caso si esce dal teatro pensando e riflettendo, qualcuno si indigna, in ogni caso non si resta indifferenti».
Non é che finisce pure lei a far politica, come Beppe Grillo?
«Non é quello che voglio, non lo so fare. Io sono una marionetta e il mio compito é di far ridere e non ho intenzione di incatenarmi da nessuna parte. Certo, poi é una soddisfazione leggere sul mio blog le reazioni della gente che mi ringrazia e mi scrive "meno male che a svegliarci dal torpore ci pensate voi comici". Io rispondo a tutti e intanto mi sento parte di un sistema che non é quello che vediamo in televisione».
Angelica Malvatani