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Scene dal teatro contemporaneo. Anche la 'Divina Commedia' di Raffaello Sanzio nel cartellone della kermesse

Notizia pubblicata il 24 settembre 2008



Categoria notizia : Spettacoli


DENSA, necessaria, inusuale: Le vie del festival, la rassegna di Emilia Romagna Teatro giunta alla sua quarta edizione, si dimostra ancora una volta affidabile specchio della contemporaneità  e preziosa occasione di decentramento sul territorio.

Modena, Carpi e Vignola, dal 10 al 18 ottobre, ospiteranno una kermesse fatta di 29 compagnie, 37 spettacoli, 4 debutti assoluti e 11 prime nazionali. Ma, al di là  dei numeri, quello che più colpisce nel cartellone presentato ufficialmente ieri a Bologna é il progetto culturale forte sul Nuovo della scena europea. Già  la dedica del festival all'indimenticato talento di Thierry Salmon (il geniale regista belga scomparso dieci anni fa in un incidente stradale) si muove non nel solco di un recupero della memoria ma nel tentativo di individuare l'evoluzione dei segni di quel suo rivoluzionario modo di ribaltare le convinzioni sceniche.

A Thierry, alla sua coraggiosa presenza nei nostri teatri, é dedicata la mostra Trances, una grande installazione articolata in quindici sale proveniente da Bruxelles e ospitata dal 10 ottobre alle Passioni: foto, video, testimonianze, oggetti. Ma saranno anche i suoi attori e collaboratori a mostrare spettacoli che diventano in un qualche modo frutto della sua scuola: da Luisa Pasello a Enrico Bagnoli e Marianne Pousseur fino a Carmen Blanco Principal.

L'EVENTO più atteso resta comunque la Divina Commedia di Raffaello Sanzio che, dopo il trionfo al festival di Avignone, arriva in regione in esclusiva nazionale: Inferno sarà  rappresentato al Comunale di Modena dal 16 al 18, Purgatorio al Valli di Reggio il 28 e 29 mentre l'installazione del Paradiso sarà  ospitata dal 4 al 9 novembre nella chiesa di Santo Spirito a Cesena. E già  qui bisognorebbe aprire una riflessione sui motivi che impediscono a un evento di rilevanza internazionale come questo di circuitare in Italia.

La presenza della compagnia cesenate di Romeo Castellucci introduce un filone significativo del festival, ovvero la valorizzazione dei gruppi emiliano-romagnoli. Ecco quindi in cartellone le Albe (in prima assoluta vedremo Stranieri di Antonio Tarantino), Motus, Fanny & Alexander, Valdoca (in compagnia di un prezioso artista come Danio Mafredini). In programma c'é ancora molto, molto di più. Ci sono i maestri, intanto, come Peter Brook che porterà  a Correggio in prima italiana il suo Warum Warum o il coreografo Alain Platel, affezionata presenza modenese, che inaugurerà  la kermesse al Comunale di Modena

E poi ci saranno la danza (l a rivelazione turca Aydin Teker o i giovani Deflorian-Tagliarini impegnati in un omaggio allo storico Cafè Muller di Pina Bausch), le chicche (i Fratelli Forman, figli del cineasta Milos, impegnati sotto un tendone circense) e ancora una piccola sezione dedicata agli artisti sudamericani (destano interesse gli scatenati argentini del Timbre 4).

UNA CURIOSITA': per tre spettacoli verrà  reso agibile il San Geminiano, storica sede modenese degli spettacoli d'avanguardia chiusa da anni. E questa occasione, in fondo, sposa idealmente le scelte che Ert ha perseguito in tutti questi anni; quella di aprire alla ricerca delle compagnie più giovani e meno visibili. Anche quest'anno saranno numerose le occasione per indagare l'inquieto universo creativo, dal Teatrino del Giullare a Francesca Proia, da Patoosformel a Chiara Guidi. Sono "Vie" che fanno riflettere sulle parole del direttore dell'Ert Pietro Valenti quando, ricordando la scomparsa di de Berardinis, afferma che «Leo resta presente in questo modo di lavorare»

foto by http://www.flickr.com/photos/lorenzoraffio