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Emilia-Romagna Regina Della Ristorazione Biologica
Notizia pubblicata il 25 febbraio 2010
Categoria notizia : Eventi
La ristorazione italiana deve aprire ormai gli occhi a un nuovo conquistatore… il Biologico! Fatto interessante questa vera e propria svolta ha preso sia la collettività che il mondo dell’ ospitalità turistica.
Questo è stato ben evidenziato nel corso di SAPORE TASTING EXPERIENCE presente nel convegno “Il biologico negli alberghi & Co” organizzato da CCPB Srl, Consorzio il Biologico e Legambiente Turismo con il supporto di Rimini Fiera e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Se l’intento era quello di fare il punto sui pasti biologici è stato necessario anche affrontare l’ elemento accoglienza e il mondo che vi gira attorno. Bio bank proprio questa mattina ha in anteprima diffuso alcuni significativi dati, come l’ incremento del 12% rispetto allo scorso anno, considerando Bio i ristoranti che utilizzano almeno il 70% di ingredienti biologici. E’ prima proprio l’ Emilia Romagna con ben 68 Bio-ristoranti, seguita da Lombardia con 52 e Marche con 38. Netta concentrazione dei ristoranti bio al Nord (206 attività, il 51%), rispetto al Centro (125, il 31%) e Sud e Isole (71, il 18%).
Sono 228 le attività commerciali (ristoranti, pizzerie, self service, fast food, servizi d'asporto, catering, bar, caffetterie, gelaterie...) mentre 176 sono agriturismi gestiti da aziende agricole bio certificate che offrono ristorazione al pubblico, e non solo agli ospiti, con un minimo di 25 coperti. La cucina tipica tradizionale la fa da padrona rispetto ai piatti Bio in 253 esercizi, seguita da quella vegetariana (201), quella macrobiotica (100), piatti e menù dedicati a chi soffre di allergie e intolleranze (90), cucina vegana (87) ed etnica (30). Rosa Maria Bertino di Bio Bank commentando il suddetto Rapporto commenta dicendo che "Sul fronte della ristorazione collettiva biologica privata stanno crescendo i ristoranti in rete e il settore più dinamico in questo momento è senza dubbio quello dei bar, delle gelaterie e delle pasticcerie che sempre più numerose sposano oppure offrono un'alternativa biologica ai loro clienti". I dati stessi sugli Hotel italiani dimostra come realmente la nostra nazione si stia aprendo al biologico. Al riguardo il Presidente di Legambiente Turismo, Luigi Rambelli dice che “Le strutture ricettive con l'etichetta ecologica di Legambiente sono ora 360 distribuite in 16 regioni italiane con circa 55 mila posti letto e più di 5,5 milioni di presenze stimate. Nuove aree si stanno indirizzando verso scelte di accoglienza ecologica, come la Sardegna, la Costiera Amalfitana e il Salento. Tra le azioni di questo tipo di strutture è previsto l'utilizzo di prodotti locali o biologici, prodotti tipici che vengono proposti al cliente come elemento di caratterizzazione della sua esperienza turistica".
Ci saranno a breve anche nuove norme sulla certificazione biologica per la ristorazione, come conferma Roberto Piva di CCPB srl commentando "Il nuovo regolamento europeo CE 834/2007, entrato in vigore nel gennaio dello scorso anno, ha escluso temporaneamente dal suo campo di applicazione le operazioni di ristorazione lasciando ai singoli Stati la possibilità di varare norme nazionali sulla certificazione in materia che facciano riferimento ai parametri europei In questi ultimi mesi il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha raccolto tutti gli standard privati nazionali esistenti per giungere alla promulgazione di un decreto che contenga requisiti e adempimenti per le operazioni di ristorazione biologica ai fini della certificazione". Da evidenziare anche che in questo convegno di Rimini hanno portato le loro testimonianze anche Andrea Magnani dell'Albergo Aquila di Rimini, Amedeo Corsi del Villaggio Turistico Duca Amedeo di Martinsicuro (TE) e Roberto Rosati dell'Agriservice Co.Pa.Ta. Di Bellante (TE).