Creatività e innovazione fanno quarantotto. Tanti gli appuntamenti della nona edizione
Notizia pubblicata il 18 giugno 2009
Categoria notizia : Spettacoli
UN GIRO dell’universo musicale in 75 giorni, attraverso letture e rappresentazioni teatrali, in compagnia di maestri delle colonne sonore come Luis Bacalov, Philip Glass e Michael Nyman, di voci liriche e cinematografiche.
Il sipario che sta per alzarsi sulla nona edizione dell’Emilia RomagnaFestival, itinerari musicali in programma dal 29 giugno all’11 settembre, dischiude proposte a 360 gradi dove le note si fondono con le parole, gli strumenti con il canto, le mille intonazioni della voce con i movimenti di scena.
«Non solo concerti quindi — dichiara Massimo Mercelli, direttore artistico della kermesse — ma un vero e proprio festival delle arti che quest’anno ‘strizza l’occhio’ al tema fissato dall’associazione europea dei festival: innovazione e creatività».
IL CARTELLONE comprende 48 appuntamenti distribuiti tra le provincie di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e ha per manifesto un neonato che fuoriesce da un trombone e fa la linguaccia. Un’immagine simbolo che richiama la celebre smorfia del grande Albert Einstein, il genio di scienza che non ebbe esitazioni nell’affermare che ‘la fantasia è più importante del sapere’.
E PROPRIO DEDICATA ai bambini, quelli veri e quelli “adulti”, è l’apertura della rassegna che mette in scena il capolavoro letterario di Antoine De Saint-Exupery: “Il piccolo principe” inaugura il festival il 29 giugno in prima assoluta alla Rocca Sforzesca di Imola (replica il 30 al castello Estense di Ferrara) e viene eseguito per la prima volta in forma di poema musicale da Catherine Spaak (voce recitante), Massimo Mercelli (flauto), Corrado De Bernart (pianoforte) con musiche di Luis Bacalov, Maurizio Fabrizio, Philip Glass e Krzysztof Penderecki.
L’OPERA che chiude la kermesse nell’anniversario dell’11 settembre (a Forlì), è invece un omaggio a tutte le donne: “Stabat mater-Estaba la Madre” di Luis Bacalov è stata composta in ricordo delle vittime del regime militare che insanguinò l’Argentina dal 1976, in particolare alle madri di Plaza de Mayo che sfidarono coraggiosamente i generali e non smisero mai di chiedere la verità sui figli scomparsi.
TRA I DUE APPUNTAMENTI di esordio e di chiusura, Emilia Romagna Festival percorre un variegato itinerario: dal minimalismo di Philip Glass, (a Bologna in Piazza Maggiore il 12 luglio) alla musica di confine di Michael Nyman, che ha creato le musiche dei film di Peter Greenaway e ha firmato la colonna sonora di “Lezioni di piano” (a Cesenatico il 22 agosto); dalle note di pianoforte di Ivo Pogorelic in concerto con i Virtuosi italiani (Forlì 14 luglio) a “Periscope” (21 luglio San Lazzaro, Bologna) un concerto dedicato alla musica contemporanea tra Cina, Italia e Usa. Il calendario completo sul sito www.emiliaromagnafestival.org
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