Musica per tutta l’estate e dedica ai desaparecidos
Notizia pubblicata il 25 giugno 2009
Categoria notizia : Musica
I TAGLI al budget si son fatti sentire anche qui, ma l’Emilia-Romagna festival resiste alle sforbiciate figlie della crisi. La fetta forlivese degli spettacoli in cartellone è di buona qualità, gocce prelibate di musica classica, e non solo, nell’estate assolata di chi è costretto a rimanere a casa.
Si comincia il 2 luglio alla Fabbrica delle candele di Forlì con uno dei tanti concerti legati all’iniziativa ‘Primo premio’, voluta per presentare i nuovi talenti. Primo nome quello dei ‘Duart’, giovane duo innamorato di marimba e percussioni con cui stravolgere Bach e Piazzolla.
Secondo atto il 9 luglio alla chiesa del Carmine, per un concerto dedicato al 500esimo anniversario di Caterina Sforza affidato alle ugole del coro Città di Forlì, diretto da Nella Servadei Cioja. In programma brani di Giovanni Andrea Dragoni, Giovanni Gastoldi, Giovanni Maria Nanino.
Il giorno dopo, ancora Forlì, altro giro, altra chiesa, stavolta quella del Suffragio: un uomo solo il 10 luglio, Sasa Dejanovic, chitarrista bosniaco alle prese con composizioni di Miletic, Bach, Bischof, Sor, De Falla. Un vip della tastiera il 14 luglio, al teatro ‘Fabbri’ con i Virtuosi italiani: Ivo Pogorelich, 51enne pianista di Belgrado pronto ad affrontare le ‘Quattro stagioni’ di Vivaldi e il ‘Concerto 2 in fa minore op.21’ di Chopin.
È un inno alla lirica invece quello che si alzerà al cielo dalla piazza di Rocca San Casciano. Qui l’appuntamento è per il 18 luglio col premio Becattini, sul palco il tenore Josè Cura e il soprano Emanuela Giudice, corteggiati dalla filarmonica ‘Toscanini’: nell’aria le note memorabili di Verdi, Puccini e Leoncavallo.
Ancora un tuffo nell’appennino il 24 luglio, a Tredozio, per un concerto di flauto e piano di Carlotta Paolacci e Franco Venturini mentre due giorni dopo si torna a Rocca San Casciano, ma alla Pieve di Santa Maria delle lacrime, col duo Petrouchka, pianoforte a 4 mani affidato a Massimo Caselli e Alessandro Barneschi per la gioia di Schubert, Ravel e Mozart. Il 29 luglio stop a Dovadola, all’oratorio di S.Antonio: in programma lo show di fisarmonica di Thomas Sinigaglia, fra la saudade di Antonio Carlos Jobim, il jazz di Billy Strayhorn e la musette di Richard Galliano. Ritorno a Tredozio il 31 luglio, in piazza Vespignani, per una serata blues di Stefano Savini.
Agosto riporta la classica a Forlì, a San Mercuriale, con l’orchestra barocca Concerto de’ cavalieri, sospesa fra Vivaldi, Handel. Poi, solo il pianoforte di Ludmil Angelov, fra Gershwin, Piazzolla e Chopin il 7 agosto a Tredozio, in piazza Fantini. Altri due recital pianistici classici: l’11 agosto alla Fabbrica delle candele con Yoko Kikuchi, il 16 agosto alla sala Versari di Portico col forlivese Stefano Orioli. Il flautista Raffaele Bifulco sarà alla Fabbrica delle candele il 31 agosto mentre il 10 settembre, all’oratorio di San Rocco di Modigliana, le note di Astor Piazzolla e Chick Corea saranno affidate al flauto di Francesco Loi e chitarra di Marco Porcu. Gran finale l’11 settembre, al teatro Fabbri di Forlì.
In cartellone l’oratorio ‘Stabat mater-Estaba la madre’ di Luis Bacalov, composta in ricordo dei desaparecidos argentini e delle madri di plaza de Mayo. In scena tre mezzosoprani (le madri) e tre baritoni (generali argentini). Una chiusura potente e spettacolare.
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