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L'Emergenza Di Scrivere

Notizia pubblicata il 23 novembre 2009



Categoria notizia : Cultura


Emergenti o esordienti. Se esordiscono non è detto che emergano. O forse sì. Dipende. Sta di fatto che 'professione scrittore' è un sogno di molti, non realizzato da tutti.

Saviano è uno che c'è riuscito, ma gli altri? Gli altri se non son bestseller fioriranno comunque, vedi Giuseppina Torregrossa e Carlo Pastore 'volto di Mtv, ndr' per Mondadori, Elena Pigozzi per Marsilio, Caterina Venturini e Chrtistian Frascella per Fazi, e l'elenco potrebbe continuare: specie se fosse allargato a tutti gli 'esordienti' che ancora non hanno trovato uno straccio di casa editrice.

TRA GLI AUTORI che invece sono riusciti a farsi notare c'è la trentaduenne Violetta Bellocchio. Del suo romanzo d'esordio, Sono io che me ne vado, uscito lo scorso aprile per Mondadori con protagonista la ventottenne Layla che decide di trasferirsi in Versilia per cambiar vita e identità - la scrittrice dice: «Ho avuto buoni riscontri dal mio primo lavoro, ora sto scrivendo il secondo e non credo uscirà prima del 2011». Chissà se sarà copioso quanto il primo (350 pagine). I social network l'hanno aiutata? «Mondadori per la promozione aveva previsto l'utilizzo di Facebook, mentre gli autori di narrativa indirizzata in special modo agli adoloscenti potevano contare su Myspace». Pubblicare al primo colpo con Mondadori non è da tutti: «Io scrivo da sempre e ho avuto la fortuna di essere stata contattata dalla casa editrice - dice Bellocchio -; ma in Italia si stampa una quantità enorme di libri, i piccoli e piccolissimi editori sono un'infinità, ed è più facile essere pubblicati da questi ultimi».

Fabio Genovesi, 35 anni, scrittore di Forte dei Marmi, ha in comune con Bellocchio la terra di cui parla nel suo romanzo "Versilia rock city" (Transeuropa, 2008). Secondo Genovesi Facebook può essere utile limitatamente al semplice passaparola: nulla di più, nulla di meno. Ed anche l'autore versiliano mette l'accento sull'iperproduzione editoriale «in cui sovente sguazzano case editrici improbabili dove magari sono i cosiddetti esordienti a pagare per far uscire il loro libro che non supera ovviamente la cerchia di amici, parenti e conoscenti». Vivere di sola scrittura allora è possibile o no? «Sì, è possibile - dice Genovesi - ma è molto difficile. Bisogna aiutarsi con le traduzioni, con le attività collaterali come il teatro o il cinema ». Giulia Blasi, blogger, esordì nel 2001 con i racconti e saggi letterali Deadsexy è autrice per Einaudi di Nudo d'uomo con calzino uscito lo scorso settembre. «Scrivo dal 2001 - dice Blasi - non ho dovuto sgomitare per 'emergere'. Avere un blog? Aiuta, ma non è la chiave per il successo. Ma poi cosa significa 'emergere'? Non si capisce bene chi, cosa, dove si emerga. Di certo non si diventa scrittori automaticamente se si ha un romanzo nel cassetto. Spesso nemmeno se esce fuori. Perchè il nostro, diciamolo, è un Paese dove tutti vogliono scrivere ma nessuno vuole leggere. Vivere di scrittura? Certo che è possibile. Io lo faccio. In maniera assolutamente precaria, ovviamente ».

foto by: http://www.flickr.com/photos/fraublucher/