Concerto domani all' Estragon. Elio e i suoi "Studentessi"
Notizia pubblicata il 03 aprile 2008
Categoria notizia : Eventi
VESTITO con una divisa da baseball e impegnato a lanciare in alto e a riprendere in mano una palla di cuoio firmata da un noto giocatore, mentre risponde alle domande che gli vengono poste. E' così che all'altro capo del filo mi piace immaginare Elio, che con le sue Storie Tese sarà domani alle 22 all'Estragon di Bologna nel tour che segue l'uscita del nuovo disco Studentessi.
Intanto congratulazioni. Il Dopofestival ha appena ottenuto un riconoscimento nell'ambito del Premio Regia Televisiva.
«Grazie. Anche se in realtà siamo un po' amareggiati di essere finiti dietro a Carlo Conti…»
"Studentessi" é autoprodotto, E' solo l'ultima mossa di una forma alternativa al mercato discografico che state portando avanti silenziosamente e senza polemiche.
«Hai detto bene: senza polemiche. Quello di essere indipendenti é un sogno che abbiamo da sempre e che ora stiamo realizzando anche grazie alla situazione di crisi delle major».
Siete stati tra i primi a capire le potenzialità della rete e a puntare sul rapporto diretto coi fan. E' una strada percorribile anche da altri?
«Quella che stiamo seguendo noi é una strada percorribile ma presuppone l'assenza di trucchi. Non si può fare finta di suonare. E penso che già da qualche tempo chi é interessato ci stia seguendo».
Dal rap improvvisato durante il concerto del Primo Maggio '91, fino a "La Terra dei Cachi", parlate di argomenti scabrosi della società . E' possibile perchè lo fate un po' sopra le righe?«E' possibile perchè fondamentalmente non importa a nessuno. E lo conferma il fatto che personaggi dei quali parlavamo nel '91 poi sono stati ricandidati. O forse chi ascolta fa finta di non sentire».
Da Baglioni a Carla Fracci, anche in "Studentessi" avete molti ospiti. Come spiegate l'amore trasversale nei vostri confronti?
«Quelli a cui siamo simpatici accettano. E partecipano in un modo che pare folle. Mentre ciò che é strano é solo l'accostamento. Ma questo é un mio pallino».
Altra costante della vostra produzione é l'estremizzazione di luoghi comuni e stereotipi…
«Noi osserviamo e ci sono sempre le stesse cose.
Facciamo sempre le stesse cose perchè si rivedono sempre gli stessi atteggiamenti. Esiste comunque gente a bocca aperta che si lascia ipnotizzare. Ci fa ridere e ne parliamo. Poi, alcune cose cambiano. Nel primo disco faceva ridere dire le parolacce. Ora non più: lo fanno tutti».La partecipazione al film "Rocco e le storie tese" con Rocco Siffredi, é stata quasi il riconoscimento da parte di un mondo al quale avete attinto e che continuate ad omaggiare…
«Anche lì siamo arrivati troppo presto. Oggi Rocco é un personaggio pubblico. Avevano addirittura fatto il suo nome per la conduzione del prossimo Festival di Sanremo».
(foto di http://www.flickr.com/photos/ddalledo)Â