
Palazzi sì, scuole e asili no La sindrome riminese
Notizia pubblicata il 04 ottobre 2007
Categoria notizia : Turismo
PRIMA l'Habitat Rio Re di Torre Pedrera. Ora il piano particolareggiato di Tombanuova. Maggioranza di nuovo alle corde.
E di piani particolareggiati già attuativi in arrivo per l'approvazione definitiva - concluse le istruttorie tecniche degli uffici - ce ne sono una cinquantina!
Juri Magrini, pensate di offrire questo bello spettacolo - battuti da "fuoco amico" - per il resto della legislatura?
"Ci auguriamo di no, ma il problema c'é tutto, ed é molto serio", attacca il capogruppo Ds e vice del gruppo di maggioranza de L'Ulivo . Il problema di "cambiali" - leggasi previsioni dell'attuale piano regolatore generale, il piano Benevolo della giunta Chicchi - ovvero diritti inalienabili di privati. Che tirano su palazzi, per dirla com'é, senza che nascano altrettanti servizi. Scuole, asili, impianti sportivi, parchi...
"Vorrei premettere che abbiamo 'infilato' con delle varianti l'edilizia residenziale pubblica sia nel Rio Re che nel Tombanuova, così come a Orsoleto e alla Gaiofana".
Non si poteva ottenere di più dal privato?
"C'erano diritti acquisiti. Abbiamo fatto il possibile".
Resta il guaio della carenza di servizi collegati. Un bubbone che esploderà appena queste urbanizzazioni saranno abitate...
"Sì. Specie a Rimini Nord c'é il problema della realizzazione dei servizi. Educativi, scolastici, d'intrattenimento, sportivi. Credo che la maggioranza - come ho del resto ho già chiesto - debba dire cosa vuole fare a quanti stanno per andare ad abitare nelle nuove urbanizzazioni".
Cosa ha detto ai colleghi di maggioranza?
"Che ovviamente il nuovo piano strutturale comunale - continua Magrini - sarà lo strumento principe di programmazione. Ma bisogna porsi il problema: arriverà in tempo? O come é successo altrove - villaggio Primo Maggio e nuova Fiera ad esempio - dovremo rincorrere?"
Provi a rispondersi.
"Non arriverà . Entro 2-3 anni ci saranno nuovi insediamenti. Mille residenti al Rio Re, 3-400 a Viserbella e così via. Il nuovo Psc avrà tempi ben più lunghi".
E non basterà spiegarlo alle nuove famiglie con bambini. "Rischiamo un proliferare di comitati di protesta ad ogni angolo. La politica ha tempi più lunghi dell'economia. Il punto é: perdiamo il treno come maggioranza o possiamo ragionarci sopra?"
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Quali soluzioni propone?
"Le linee guida del nuovo Psc sono già state definite. All'interno di queste, si potrebbe prevedere alcuni interventi per dare i servizi necessari in tempi non biblici". Quella carenza di servizi cui si voleva mettere una grossa pezza con la partita stadio: nuovo Neri più pista di atletica, asili, scuole, strade, verde attrezzato in cambio di 1.700 appartamenti.
Poi é andata com'é andata: il "motore" si é ridotto e i servizi sono stati eliminati.
Sul tema interviene Mangianti, presidente Acer: "Fino a che gli enti locali non prevederanno accantonamenti sostanziosi, per gli alloggi popolari, l'inserimento di alloggi Acer all'interno dei piani particolareggiati sarà inevitabile".