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Dustin Hoffman Impressionato da Urbino
Notizia pubblicata il 17 novembre 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
“Sta con tutti, cammina lento, è proprio un marchigiano perfetto”. Lucio Pompili, chef del Symposium di Cartoceto e presidente di Cuochi di Marca (l’eccellenza culinaria della regione) centra il cuore della serata di gala all’hotel Emilia, Poggio di Portonovo. Hoffman, dopo una giornata sul set a Urbino, si immerge nella marchigianità con una frugalità addirittura esagerata.
Camicia chiara a righine fuori dal pantalone scuro, ai piedi comode New balance con inserti in tela, il premio Oscar resta un’ora al tavolo con Solari, la produttrice Elliot (che gli fa da traduttrice), Spacca, Solazzi, Gramillano e i due uomini dello staff (parrucchiere e truccatore). Poi si alza e per sbaglio gli chiedono di fare una foto. E’ la fine della sua serata: la star di Hollywood finisce per passare mezzora davanti a tutti gli obiettivi. Veramente tutti. Telefonini, macchine digitali. Gli assessori Carlo Pesaresi, Andrea Nobili, Valentina Conti, il presidente Amat Troli, le eminenze culturali Velia Papa, Raimondo Arcolai, Andrea Seneca. Poi i politici, i funzionari, lo staff, la sicurezza, i sommelier, il barman Mistichelli, i camerieri, la padrona di casa Raffaella Fiorini e il tenerissimo Michelino. Hoffman ha fatto foto con tutti, poi le foto le ha fatte lui - di pirsona pirsonalmente, avrebbe scritto Camilleri - al corner caseario di Trionfi Honorati, ha scherzato con il cingolano Pacifico Lucaioli e gli insaccati della Salumeria dell’Abbazia. E poi il tartufo. Pompili gli spiega che cos’è e lui chiede: “Posso portarlo a Los Angeles?”. La produttrice Elliot rivela che Hoffman sul tartufo aveva già fatto fare una ricerca scoprendo poi dal vivo l’aroma pregiatissimo. Poi torna da Giulia Honorati: “Ti invidio” le sussurra in un orecchio. Perchè? “Perchè si vede che hai passione per i tuoi prodotti”. E Giulia gli sorride: “Ma anche tu se uno che fa le cose con passione”.
Il filo rosso della passione
Passione dunque, il filo rosso della marchigianità. Pompili rivela di aver mollato su due piedi un evento strapagato a Milano per le due serate con Hoffman (ieri e domenica). Agratis. “Perchè ci credo, credo cioè che un evento come questo dia lustro alla nostra regione”. E allora via con il trionfo del tartufo: sul risotto mantecato, sui tagliolini. E poi il tonno, le ombrine e i moscioli di Portonovo freschissimi portati da Marcello Nicolini. E poi il vino: la riserva di Verdicchio Superiore di Antonucci nel campo dei bianchi e tra i rossi il Planet Waves di Le Terrazze, il vino firmato da Bob Dylan. Sensazioni fortissime. Spacca gli regala un cofanetto con un’edizione preziosa de L’infinito di Leopardi, il leitmotiv dello spot, della duegiorni marchigiana. Si avvicina un ragazzo alto e gli chiede: “Are you the excellent driver in Rain man?”. E lui risponde sorridendo: “Yes, thanks” in memoria della parte del ragazzo autistico che svolgeva in Rain man (“Sono un ottimo guidatore” ripeteva nel film di Levinson che gli valse il premio Oscar). Poi si avvicina Mario di Polverigi, autista della Regione. Gli chiede l’autografo per le bambine: pronto anche l’autografo. Mi scusi, ha scritto male il nome, gli fa notare Mario. E lui: “No problem”, pronto l’autografo con la dedica giusta. Proprio un grande.