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Un sogno di caos e metal Bentornati, Dream Theater

Notizia pubblicata il 24 ottobre 2007



Categoria notizia : Eventi


UNA PROMESSA é una promessa. E i Dream Theater non sono certo un gruppo abituato a tradire gli impegni presi.

Così, dopo aver celebrato in estate i quindici anni del loro disco più famoso Images and words, eseguendolo integralmente al Gods of Metal di Milano, eccoli domani alle 20 a Bologna per varare sul palco della Land Rover Arena (o PalaDozza che dir si voglia) quel tour preannunciato ai fan già  tre mesi e mezzo fa proprio tra il fango e le zanzare dell'Idroscalo.

L'opportunità  di questo show, che riporta il chitarrista John Petrucci e compagni nel cuore dell'Emilia dopo due anni, é data dalla recente pubblicazione di Systematic chaos, nono capitolo in studio di una discografia avviata dal quintetto americano nel 1989 con When dream and day unite.

IL MANIFESTO di questo Chaos in motion tour '07-'08 se ne sta nelle parole del cantante James Labrie.

"Probabilmente all'inizio i fan sono rimasti attratti dal nostro modo di suonare, dall'abilità  che mettiamo anche nei passaggi più facili delle canzoni che eseguiamo rendendo i concerti un momento straordinario e irrinunciabile del nostro essere artisti-spiega -. Poi però la musica deve avere un senso, deve superare la valentia tecnica per riconoscersi in qualcosa di più concreto. E questo qualcosa noi abbiamo provato a metterlo in tutti i nostri album. Ecco perchè il pubblico é cresciuto con noi e se ne sta lì ad attenderci, sicuro che una volta in scena faremo del tutto per non deluderlo".

AL PALADOZZA i Dream Theater saranno preceduti dai Symphony X del chitarrista Michael Romeo, scelta che preannuncia una serata di alta qualità .

Ben più complesso e impegnativo del predecessore Octavarium, Systematic chaos passa da una suite di 25 minuti come In the presence of enemies pt.1 e 2 alle scrittura dura e ai cambi di velocità  di The dark eternal night;

pezzi che solitamente figurano nel repertorio dei concerti assieme ad irrinunciabili frammenti di passato come Trial of tears, In the name of God o Blind faith. Un segno di discontinuità  con gli album di ieri é dato dal fatto che, interrompendo una tradizione consolidata dai tre lavori precedenti, Systematic chaos non inizia lì dove finisce il predecessore.

SCELTA IMPUTATA dagli esegeti del suono Dream Theater al desiderio del quintetto di voltare pagina dopo essersi accasato con una nuova etichetta, la Roadrunner Records, per azzerare il passato e varare un nuovo corso.
"Nella nostra musica non bisogna mai dare nulla per scontato-conclude Labrie. -. Abbiamo capacità  tecniche eccellenti e quindi possiamo fare ciò che vogliamo. Con questi presupposti, sarebbe sciocco fossilizzarci in qualche redditizia formula di successo".

NEGLI ULTIMI quattro tour dei Dream Theatre non é mai mancato l'appuntamento col pubblico bolognese e questo, parlando di legame, qualcosa significa. La piazza attende la data da questa estate, quando é stato ufficializzato il concerto. Eppure, ancora qualche biglietto si trova in giro. Meglio affrettarsi, comunque.