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‘Dorian Gray’, favola nera nel balletto di Matthew Bourne

Notizia pubblicata il 19 giugno 2009



Categoria notizia : Eventi


DOPO il successo di Voci nella preghiera, la serata dedicata alle tre religioni monoteiste che mercoledì ha visto i giardini di San Vitale, tra suggestive coreografie di luci e canti mistici, affollati di ravennati e non solo, proseguono gli appuntamenti della ventesima edizione di Ravenna Festival.

Questa volta è di scena il balletto, con la prima nazionale di Dorian Gray (da questa sera a domenica alle 21 all’Alighieri), ultima produzione di Matthew Bourne, acclamato coreografo e regista inglese con all’attivo successi mondiali come Swan Lake. Rivisitazione moderna di uno dei capisaldi della letteratura anglosassone, Dorian Gray racconta di un giovane di straordinaria bellezza che viene scoperto a un party da un fotografo e vede accendersi improvvisamente i riflettori su di sé, al punto da diventare ragazzo copertina e testimonial del profumo ‘Immortal’, metafora del ritratto del romanzo di Wilde.

Il coreografo trasforma la storia in una perversa favola nera, in uno spettacolo a tinte forti che, oltre la superficie patinata e glamour della Londra alla moda, mostra i riti decadenti di una società edonista che si consuma nella droga e nel sesso. E l’ossessione per la bellezza e la giovinezza diviene ricerca smodata di fama. I temi trattati nello spettacolo sono destinati a un pubblico preparato. Se ne sconsiglia pertanto la visione ai minori di 14 anni. Info e prenotazioni, tel.: 0544 249244, www.ravennafestival.org.

DA MOZART a De André passando per Rodari è invece il titolo dell’appuntamento di oggi pomeriggio, alle 19 al chiostro della Biblioteca Classense, nell’ambito della rassegna interna al Festival ‘Alle 7 della sera’. Protagonisti due cori di voci bianche, entrambi ravennati. Inizierà il ‘Libere note’, diretto da Elisabetta Agostini e Catia Gori e formato da quaranta bambini del Mordani. Quindi toccherà al Coro Ludus Vocalis, diretto sempre da Elisabetta Agostini con Laura Ferrari. In programma musiche di Gounod, Verdi, Mozart e brani di De André e degli Abba. L’accompagnamento è del pianista Luciano Titi e del percussionista Stefano Calvano.

photo by http://www.flickr.com/photos/fotoluciarita