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‘Divieto di balneazione’ Bagnini su tutte le furie. Il sindaco: 'Mare pulito, manca il salvataggio'

Notizia pubblicata il 16 giugno 2009



Categoria notizia : Turismo


C’È DIVIETO di balneazione in un ampio specchio di mare della Regina ma molti cittadini e bagnini non sapendo il perché negli ultimi giorni hanno cercato spiegazioni e sono andati su tutte le furie non riuscendo a scoprire tale decisione delle autorità competenti.

Ma cosa succede in una città con 13 bandiere blu? Da qualche giorno non si può fare il bagno nella spiaggetta libera nuova nata dai lavori per il nuovo porto della darsena a mare. E’ apparso un cartello molto chiaro. «Noi bagnini vorremmo capire il perché di un tale segnale — ha ribadito Giorgio Serafini, vicepresidente Coop.bagnini — non ne sappiamo il motivo, faremo verifiche nei prossimi giorni».

Molti bagnini del lungomare temono in un forte danno di immagine temendo che turisti e cittadini possano pensare ad un cattivo stato di salute delle acque. Insomma le voci si rincorrono in città come sulla spiaggia e di questi tempi con la crisi, le difficili previsione per la prossima estate e i pochi turisti presenti tutto può esasperare gli animi. Il sindaco uscente Pietro Pazzaglini, ancora in carica in questi giorni di ballottaggio politico, chiarisce la situazione: «Abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti la nuova spiaggia libera anticipando forse di troppo i tempi — spiega il primo cittadino — ma l’abbiamo fatto per la nostra gente ed i nostri turisti. La verità è che manca ancora il servizio di salvataggio nello specchio di mare di quella spiaggia. E quindi in mancanza delle precauzioni di sicurezza necessarie abbiamo dovuto evitare la balneazione come prevede la legge. Lo stato del mare non c’entra nulla, anzi abbiamo acquisito la bandiera blu anche quest’anno, il nostro mare sta benissimo.

E’ una questione di sicurezza, dobbiamo un attimo organizzarci con la Marina di Cattolica e capire come procedere per garantire tale servizio. Tutto qui. Credo che entro pochi giorni tutto sarà risolto, toglieremo il cartello e si tornerà a fare il bagno». Dunque pur di rendere accessibile ugualmente la nuova spiaggia libera (nuova ampia fetta di arenile disponibile) non si è fatto in tempo ad organizzare la sicurezza in mare, anche per una questione di costi (chi pagherà il bagnino di salvataggio in quella zona?) ed ecco allora spiegato il cartello. Ma gli operatori chiedono di toglierlo il prima possibile, secondo loro tutto può nuocere all’immagine.

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