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Ravenna Pronti alla protesta contro lo stop al ballo domenicale

Notizia pubblicata il 18 febbraio 2009



Categoria notizia : Turismo


«E’ L’ENNESIMA penalizzante limitazione alla libertà imprenditoriale». Così Gianluca Gasperoni, presidente della Confesercenti, commenta l’ordinanza annunciata dal sindaco Fabrizio Matteucci con la quale intende vietare a Marina di Ravenna le feste da ballo in spiaggia dopo le 20 della domenica, iniziativa per contrastare il fenomeno dello ‘sballo’.

«Mentre poco o nulla viene impostato per combattere quei pochi fuori dalle regole o responsabili di creare sballo ed eccessi - dice Gasperoni - con certezza si colpiscono attività che fanno la festa danzante alla domenica senza nessun problema di ordine pubblico e su lidi diversi. Se chi si vuol colpire con questo provvedimento decide di fare la festa al sabato? Gli eccessi semplicemente si trasferirebbero in un’altra giornata. Cosa facciamo? Scriviamo un’altra ordinanza che vieta la festa al sabato?». Per la Confesercenti viene così messo in discussione anche l’obiettivo della ‘deweekendizzazione’: «Come può essere colto a pieno se solo a qualcuno è concesso di arrivare dopo le 24; cosa avrebbe comportato in termini di ordine pubblico concedere dal lunedì al venerdì un’ora di apertura in più? Pare poi preoccupante che il Comune, come ho letto, possa decidere che è bene che dopo le 20 della domenica le persone si preparino per il rientro! E’ triste pensare che in una località turistica il divertimento si debba fermare alle 20».

Per gli operatori balneari, la prossima si annuncia come una delle stagioni più difficili degli ultimi anni: «Se su questo paiono tutti, quasi tutti, concordare. Allora aspettare e sperare che anche quest’anno ‘lo stellone’ ci salverà, non pare essere la risposta che un distretto turistico balneare importante come quello ravennate si merita e debba avere». La Confesercenti annuncia battaglia contro l’ordinanza, anche perchè «il turismo balneare sembra ricevere meno attenzione rispetto al turismo della città d’arte mentre i dati evidenziano che il contributo al benessere economico è clamorosamente sbilanciato a favore dei lidi ravennati. Se stiamo ai dati solo su arrivi e presenze il rapporto è 1 a 6». Serve uno sforzo «comune e unitario tra settore pubblico e imprenditori, ma fino ad oggi non è stato promosso alcun incontro».

foto by http://www.flickr.com/photos/ellenlove