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Tassa di soggiorno della discordia

Notizia pubblicata il 12 ottobre 2007



Categoria notizia : Turismo


Il vice sindaco con delega al turismo Maurizio Melucci ha aggiunto ieri.

"Ho ricevuto telefonate di tour operator preoccupati.

Non mi si venga a dire che un euro in più a notte non fa differenza, il pericolo vero é il tam tam" costruito su parole chiave come tassa, vacanza, maggiori spese.

Assolutamente legittimo invece il tema delle risorse.

"Abbiamo attivato i nostri parlamentari per affrontare la questione - ha precisato Melucci -.

Diciamo no alla tassa di soggiorno, allo stesso tempo proponiamo una partecipazione all'Iva, al cui gettito le realtà  turistiche contribuiscono ampiamente.

Proponiamo anche un'addizionale da applicare ai diritti camerali": soldi da chiedere al mondo delle imprese che dal turismo trae benefici considerevoli.

L'introduzione di una tassa comunale di ingresso e soggiorno - già  prevista dalla prima versione di legge finanziaria 2007 presentata alla Camera e poi eliminata al Senato - é una realtà  già  presente in numerose città  europee e la sua istituzione consentirebbe ai Comuni di fare fronte alle esigenze create dall'arrivo di turisti, per migliorare i servizi e valorizzare i centri storici.

foto by aelle