La siccità colpisce le castagne; cali del 70 per cento
Notizia pubblicata il 17 ottobre 2007
Categoria notizia : Cultura
LA PIOGGIA continua a latitare. E nelle nostre campagne, nonostante la stagione agricola sia agli sgoccioli (nel giro di tre settimane terminerà anche la raccolta di kiwi e cachi) qualche cattivo pensiero, in prospettiva, inizia a circolare tra gli agricoltori. Cattivi pensieri, appunto.
Nessun allarme acqua. Perché, come sottolinea il presidente dell'Unione agricoltori Enrico Gambi, "non si può parlare ancora di un'emergenza: siamo a ottobre, non a giugno". Tuttavia, aggiunge Gambi, "l'assenza di perturbazioni in questo periodo crea problemi alle riserve idriche.
E quindi, se il trend durante l'inverno non dovesse mutare, a risentirne sarebbe la prossima campagna". Dello stesso parere Tiziano Melandri, presidente provinciale della Coldiretti, "Si tratta di un problema in prospettiva: per l'agricoltura le piogge invernali sono fondamentali".
L'analisi di Gambi e Melandri trova riscontro tra i produttori:"Per adesso non c'é alcun disagio. L'importante é che nei prossimi mesi si alzi il livello delle falde acquifere": conferma Walter Graziani, contadino di Bagnacavallo". "Ora il terreno si lavora peggio.
Ma il vero guaio é un altro: la mancanza di pioggia diminuisce le sostanze di riserva che la vite deve accumulare per la prossima stagione": aggiunge il fusignanese Elino Zalambani.
NON SONO invece solo cattivi pensieri quelli che hanno colpito i produttori di castagne. Che stanno facendo i conti con un consistente calo dei marroni. Tra il 60 e il 70 per cento. "Da 30 anni a questa parte non si era mai registrata un' annata così disastrosa: garantisce un produttore di Casola Valsenio. "A causa della scarse precipitazioni tra fine agosto e settembre avrò circa 70 quintali in meno di marroni: 20 contro i 90 dello scorso anno. E, naturalmente, un danno di circa 15 mila euro".
Che, inevitabilmente, finirà per ricadere sul costo delle castagne.
E sui portafogli di tutti quei consumatori che di certo non vorranno rinunciare al piacere delle caldarroste.
INTANTO la Regione, per ridurre gli sprechi d'acqua, ha messo in campo 1 milione 350 mila euro per le aziende agricole dell'Emilia Romagna che sostituiranno gli impianti irrigui in uso, con altri di maggior efficienza e in grado di consumare meno acqua. "Il nostro obiettivo -ha detto l'assessore regionale all'agricoltura, Tiberio Rabboni-é quello di ridurre in tre anni l'utilizzo di acqua in agricoltura del 20 per cento, senza per questo danneggiare le colture".
foto by James And Vilijia