'Marina, no al monopolio dei giovani'
Notizia pubblicata il 12 giugno 2009
Categoria notizia : Turismo
E’ STATO il primo confronto veramente a tutto tondo con Marina di Ravenna. L’altra sera il Mambo Cafè ha ospitato una tavola rotonda sui vari futuri possibili della località balneare ravennate.
Organizzato dal settimanale Qui Magazine e moderato Matteo Cavezzali, l’incontro ha visto la partecipazione da una parte delle istituzioni e dell’amministrazione e, dall’altra, degli imprenditori. Sono intervenuti il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, l’assessore regionale al Turismo, Guido Pasi, quello alla cultura del Comune di Ravenna, Alberto Cassani.
Non sono mancate, naturalmente, le discussioni, anche per la presenza di alcuni gestori di stabilimenti balneari e commercianti di Marina di Ravenna, assieme ai rappresentati dell’associazione che ha riunito i residenti di Rivaverde. Tuttavia è emerso che un accordo, oggi, è possibile e che la soluzione di rinunciare alla gioventù da sballo sia eticamente corretta. Soprattutto se c’è l’intento di puntare sulle famiglie e sul lancio completo del porto turistico di Marinara. «Naturalmente nessuno vuole rinunciare ai giovani — ha detto il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci — ma l’intenzione chiara e più volte espressa è quella di frenare il fenomeno ed evitare che Marina sia inghiottita da un’unica fascia di pubblico. L’intrattenimento serale nei bagni è un valore aggiunto di Ravenna, soprattutto per quei cittadini che non possono andare in vacanza». Concordi con il primo cittadino anche Parenti di Ascom e Gasperoni di Confesercenti. Più critico, invece, Maurizio Bucci, imprenditore alberghiero con interessi a Ravenna e non solo, nonché consigliere Pdl: «A differenza di altri lidi ravennati il turismo di Marina è incentrato quasi esclusivamente sul fine settimana. Per questo se si tolgono i giovani verrebbe a mancare l’unica fonte di reddito».
PIUTTOSTO accesa la discussione sullo stradello che costeggia i bagni: da sistemare per l’amministrazione e per molti imprenditori, da lasciare invece com’è per Ascom e non solo. Si è parlato anche di alberghi: «Rimini e Cervia hanno centinaia di hotel – ha detto l’assessore Pasi – mentre a Marina si contano sulle dita di una mano. Sono due pianeti diversi. Bisogna puntare su Ravenna, come città d’arte, di cui Marina è una parte». A questo proposito Filippo Donati, vicepresidente Assohotel Emilia Romagna ha commentato: «Due nuovi hotel sorgeranno a Marina, ma quel che manca sono le strutture necessarie».
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