Dibattito Turismo. 'Marina non si è spenta, c’è solo meno sballo'. Operatori spaccati sulle presenze: 'Non è vero che i turisti sono diminuiti'
Notizia pubblicata il 22 maggio 2009
Categoria notizia : Turismo
PRIMA era la Marina dello sballo, poi la Marina spenta e senza turisti. In un quadro di toni allarmistici e posizioni sempre più ingarbugliate, interviene il presidente della Pro Loco di Marina di Ravenna, Sergio Sangiorgi, per invitare ad «abbassare i toni».
Da Sangiorgi arriva anche un sostanziale consenso alla linea del sindaco pur ribadendo la necessità di dialogo: «I flussi tutistici devono essere accolti — ha spiegato in una nota — ma siamo convinti che le regole vadano osservate con il concorso di tutti: autorità competenti, forze dell’ordine, attività commerciali locali». Il presidente della Pro Loco interviene nel dibattito a seguito di una lettera-esposto inviata a Matteucci da un gruppo di commercianti di Marina che chiedono di non focalizzare l’attenzione solo «sul versante bagni». I commercianti denunciano «un meccanismo di sovraffollamento caotico e ingestibile del settore mare ed un impoverimento costante nel centro del paese» da cui è derivato «un notevole incremento a vantaggio di poche realtà seppur importanti (i bagni) ed un evidente decremento di tutte le altre attività turistico-culturali». Per ‘regolare’ questa situazione propongo di rendere l’apertura dell’arenile nelle zone serali «omogena alle situazioni esistenti nei comuni limitrofi» per limitare «flussi non gestibili di persone il cui intento è solo quello di usufruire di situazioni e luoghi ove tutto è possibile sempre e fino a tarda ora».
INEVITABILMENTE, la polemica torna a scatenarsi sulla diatriba del calo di turisti dopo la chiusura della Duna e le ordinanze dell’Amministrazione, denunciata nei giorni scorsi da alcuni operatori sia a Marina che in città. Sul fronte opposto, scende il campo il ‘Comitato Marina’ sostenendo che «dopo il week end del 25 aprile si sono ridotte sensibilmente le situazioni critiche legate allo sballo che, come è noto, col turismo ha ben poco a che fare. Questo non significa che non c’era nesuno — sottolineano gli operatori del Comitato —. Al contrario c’erano, come avviene in tutti i fine settimana, molti giovani, molti ravennati e turisti con una sana voglia di divertirsi senza eccedere». Insomma, «c’erano molti meno ragazzi sballati».
A sostegno di questa tesi anche il direttore generale del Camping Rivaverde, Carlo Ravaioli: «Nel nostro campeggio — spiega numeri alla mano — non abbiamo riscontrato particolari cali di arrivi negli ultimi fine settimana» mentre, aggiunge, «stanno andando molto bene le prenotazioni per il ponte del 2 giugno con l’aggiunta, oltre ai giovani, anche di molte famiglie». Intanto, l’Unione comunale del Pd fa quadrato attorno al primo cittadino sostenendolo nella sua opera di ‘bonifica dello sballo‘: «L’Amministrazione — ribadisce una nota — non ha fatto finire la festa ma l’ha tutelata.
DI TUTT’ALTRO avviso l’opposizione. «Una parte degli operatori sostengono che a Marina è tornata la tranquillità perchè ora non c’è movimento turistico e l’economia è ferma», incalza il capogruppo del Pdl-FI, Eugenio Costa. E punta il dito contro il sindaco: «L’errore più grossolano di Matteucci — attacca — è che ha puntato a risolvere i problemi di Marina da solo, e non c’è riuscito». Paventando il rischio della «perdita del turismo giovanile a favore di altri lidi che gioiscono dell’empasse di Marina», Costa torna a chiedere «un tavolo tra amministrazione comunale e rappresentanti delle categorie economiche».
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