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Riccione Iper il paese e' gia in guerra

Notizia pubblicata il 07 ottobre 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


MENTRE le ruspe scavano a pieni giri, i commercianti di Riccione Paese si armano per fronteggiare l'iper. La battaglia si gioca su un duplice piano. Da una parte l'arruolamento di un manager capace di proporre iniziative promozionali, dall'altra un'indagine da svolgere nei centri commerciali vicini per far sapere in quali condizioni economiche versano i negozi che si sono trasferiti nelle gallerie.

Che, dicono i commercianti, si troverebbero, in difficoltà . I dati dovrebbe far desistere chi pensa di trasferirsi.
I colleghi di Lanfranco Francolini, presidente del Comitato Riccione Paese, intimoriti dall'arrivo della Cooperativa Adriatica con i suoi 10mila metri quadri di attività  commerciali, sono determinati a procedere.

«Non staremo con le mani in mano_ premette Frabcolini — Per contrastare l'iper dovremo fare un piano commerciale, rafforzare le nostre fondamenta e varare strategie. Non bastano le feste e gli eventi che facciamo ora. Serve l'aiuto di un consulente per mettere in campo azioni promozionali». Per Francolini questo sostegno vale per il Paese, quanto per le altre zone.

Il presidente illustra il secondo lavoro da svolgere in tempi brevi. «Dopo CioccoPaese, in programma il 18 e il 19 ottobre, procederemo con l'indagine che, una volta pubblicata, sarà  distribuita ai nostri associati. Servirà  ad aprire gli occhi prima di fare passi falsi. Da quello che si vocifera, sappiamo che i negozi che si sono trasferiti nei centri commerciali hanno problemi di gestione.

D'altra parte negli iper le spese sono più alte per più fattori: per il personale, in quanto l'orario d'apertura raddoppia, e per pagare le quote di sorveglianza, di manutenzione, pulizia e riscaldamento. Noi comunque, abbiamo deciso di chiedere alle associazioni di categoria, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Ceto Medio e Confartigianato, di avviare un'indagine sui centri commerciali dislocati da Savignano a Pesaro, riunendo i dati dei propri associati, in forma anonima, per poi divulgarli ai nostri. A mio parere, dopo questo lavoro, i commercianti di Riccione apriranno gli occhi e ci daranno ragione. Non se ne andrà  più nessuno».

foto by http://www.flickr.com/photos/nanomondano