Le rette per la refezione scolastica s’impennano e i cittadini protestano
Notizia pubblicata il 27 ottobre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
A fine settembre è arrivata una delibera mirata all’aumento delle quote della refezione a 4 euro invece di quelle precedenti (2,30 e 2,65), mentre per gli asili nido, la retta mensile è passata da 166 a 199 euro. Immediata la reazione del sindacato che ha iniziato a raccogliere le firme per bloccare la relativa delibera.
Le prime firme della petizione sono quelle dei dirigenti del sindaco stesso e la CSdL ha deciso di rendere la raccolta firme più accessibile tramite il proprio sito. Sono coinvolti 1.057 genitori dei bimbi della scuola di infanzia, 1.565 delle elementari, 232 dei nidi, 626 docenti e 225 non docenti.
Alessandra Filippini, è una madre di due bambini che frequentano la scuola d’infanzia ed elementare che da qualche tempo è in mobilità, nella sua lettera ha scritto: “Il provvedimento adattato dal Governo lo ritengo ingiusto poiché adottato in modo unilaterale, e soprattutto zenza informare le famiglie e gli organismi scolastici. Fa specie vedere come le scuole abbiano degli organismi interni, composti da genitori insegnanti e rappresentanti delle Giunte di Castello, e nessuno abbia pensato di informarli della decisione. E’ un fatto che mi indigna come madre e persona impegnata nel sociale”.
Il sindacato ha ammesso che negli ultimi anni le quote sono rimaste ferme, ma gli aumenti eccessivamente alti, formulati in un’unica soluzione avranno un impatto letale sui bilanci delle famiglie, sooprattutto quelle con 2/3 figli sotto i dieci anni, che stanno cercando di affrontare la crisi.