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Addio mondo delle disco, ora vesto classico
Notizia pubblicata il 07 agosto 2009
Categoria notizia : Spettacoli
C’È STATO un tempo in cui, nel gioco delle associazioni, Debora Caprioglio e la Riviera stavano insieme nel campo semantico della discoteca e della gente della notte, qualunque cosa significhi. Oggi però è tutto molto diverso.
E allora, chi vuole vedere l’attrice veneta da queste parti deve necessariamente andare alla 49esima edizione del Plautus Festival a Sarsina, dove questa sera sarà alla prese con Il governo delle donne di Aristofane. O, in alternativa, sfogliare la guida e cercare un buon ristorante.
Dopo La donna di Samo ed Elettra, torna a cimentarsi con un testo classico. Cosa la attrae del teatro antico?
«La cosa interessante è poter constatare come ci siano certi meccanismi nella commedia che si susseguono e si mantengono nel corso dei secoli. Inoltre Aristofane, come molti autori, prende spunto dalla società del proprio tempo per farne una parodia».
Il governo delle donne affronta un tema attualissimo: donne e politica. Oggi Aristofane avrebbe avuto parecchio materiale…
«Assolutamente. Ma in Aristofane c’è un messaggio sotterraneo che credo rispecchi un pensiero che passa spesso per la testa del popolo. A un certo punto, dice ‘Qui non si va avanti, né a vela né a remi’, dove la vela sono le donne e i remi sono gli uomini. Lui era un critico e questo auspicare un governo di donne è ironico e utopistico. E’ comunque una testimonianza del fatto che le donne di allora avevano la stessa caparbietà di quelle di oggi».
Lei è ormai una presenza costante del festival ma anche della Riviera. Come l’ha vista cambiare e come è mutato il suo modo di viverla negli anni?
«Avendo sposato un marchigiano, mi capita spesso di venire in Romagna e di trascorrere anche solo qualche ora in Riviera. Mi ha sempre colpita il grande senso di ospitalità di questa terra, che a conti fatti è la vera caratteristica che la differenzia rispetto alle altre capitali del turismo estivo. E’ una tradizione di lunga data che continua a mantenersi col passare degli anni. Le strutture sono fantastiche e c’è sempre una grande cura per i dettagli che si individua anche negli alberghi e nelle spiagge. Nel corso del tempo, il mio modo di viverla è molto cambiato. Una volta, finito lo spettacolo, mi piaceva andare nelle discoteche, che qua sono sempre state un punto di forza. Ora magari preferisco sedermi al tavolo di un bon ristorante».
La proposta di cultura e intrattenimento regge il confronto con la concorrenza degli altri litorali?
«C’è sempre molta attenzione, ci sono tanti teatri. Ma l’Italia in generale è molto diversa e non necessariamente una scelta in controtendenza equivale ad un’offerta scadente».
Dopo il Plautus andrà in vacanza?
«Chiaramente no. Continueremo la tournée per tutto il mese di agosto. Poi riprenderò Il signore va a caccia, al fianco di Mario Scaccia, e Anatra all’arancia con Corrado Tedeschi».
foto by http://www.flickr.com/photos/divesgallaecia/