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Luglio, le presenze tengono Diminuiti però i tedeschi, turismo Cesenatico bilancio positivo (+0,12%)
Notizia pubblicata il 30 agosto 2009
Categoria notizia : Turismo
I DATI STATISTICI delle presenze di luglio si confermano positivi. Aumentano le presenze dei turisti italiani e, tra gli stranieri, dal Belgio e dall’Austria. Calano invece i tedeschi.
Le presenze ico. Soppesando i numeri si sottolinea che il dato finale relativo alle presenze del mese di luglio 2009 si presenta con un + 0.12% sullo stesso dato dell’anno precedente. Il vicesindaco con deleghe al Turismo, Roberto Poni, commenta con soddisfazione: «In questo momento di difficoltà economica confermare un anno come il 2008 non può essere che positivo».
I dati statistici di luglio rivelano però anche una forte discrepanza tra le presenze degli stranieri e degli italiani. Si nota infatti un –7,69% delle presenze degli stranieri, da imputare prevalentemente al calo dei turisti tedeschi che, dopo aver gratificato Cesenatico a giugno, hanno confermato che luglio non è il loro mese».
Sono invece positivi i dati sulla presenza di altre nazionalità: in evidenza un +8,94 dell’Austria, un +24,33 del Belgio, un +11,24 della Svizzera, un +135,12 della Repubblica Ceca e Slovacchia e un +46,35% della Russia.
PASSANDO in rassegna i dati statistici sulle presenze complessive degli italiani si nota un positivo ed incoraggiante +2.06%. Tra le regioni che hanno contribuito al dato positivo troviamo il Piemonte con + 14.58%, la Lombardia + 10.45% (che si conferma la seconda regione per presenze dopo l’Emilia-Romagna), la Liguria con un + 30.26 e la Toscana con + 9.60%. L’assessore Poni però puntualizza: «Anche se le presenze e gli arrivi stanno sostenendo il nostro turismo, lo stesso non si può affermare dal punto di vista economico. Infatti gli incassi per gli operatori non potranno essere gli stessi dell’anno scorso, poiché, sebbene gli alberghi e gli stabilimenti balneari abbiano visto spesso le loro strutture piene, lamentano giustamente una capacità di spesa dei turisti inferiore agli anni precedenti. I pubblici esercizi (bar-gelaterie-ristoranti) hanno sentito forse in modo minore la crisi».
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