Dati primi 6 mesi, Rimini c'é, Roma non é partita
Notizia pubblicata il 15 agosto 2007
Categoria notizia : Turismo
Turismo, le cifre positive di Nando Fabbri, la stoccata a Rutelli. « TURISMO, la Riviera c'é. E' viva, vitale, attraente».
Forse per sgomberare il campo da piagnistei di stagione di albergatori e bagnini, il presidente della Provincia Nando Fabbri e il neo-assessore al Turismo Marcella Bondoni anticipano i tempi, e snocciolano dati sui primi 7 mesi del 2007 per il settore alberghiero.
Da gennaio al 31 luglio.
Gli arrivi registrano un
+3,2% sullo stesso periodo del 2006 («che già segnava una tendenza positiva»).
Le presenze +1,4%.
Meglio gli stranieri (+5,6%) degli italiani (+2,6%) quanto ad arrivi. E anche a presenze: +2,1 dall'estero, +0,4% dall'Italia. Qui una mano viene dall'aeroporto (articolo in basso). Sul fronte estero, in calo del 7% la Germania, crescita spettacolare della Russia (+21,4% presenze, +32% arrivi) e del blocco ex sovietico. Segno meno per Austria e Scandinavia. Dato interessante quello del Medio Oriente: calano (-8,9%) gli arrivi, crescono (+14,6%) le presenze. Insomma, emiri e sceicchi restano di più, e fanno vacanze vere.
Dall'Italia la crescita maggiore viene proprio dall'Emilia Romagna: +5,4% presenze, +10,1% arrivi a giugno e luglio. «La pianura padana é il bacino industriale più ricco del mondo, e in poche ore si é qui da noi».
Più nel dettaglio, é maggio a fare la parte del leone - quando però le cifre assolute sono basse - con +11,3% di arrivi, +7% di presenze.
VENENDO all'estate vera, giugno registra un +3,5% di arrivi, +0,9 di presenze. Stazionario luglio: +0,1% arrivi, +0,9% presenze.
«Agosto non riserverà sorprese, é solido, non é un problema», é convinto Fabbri.
Questi dati, dell'Ufficio statistica provinciale, vengono «da un vasto campione ? spiega la Provincia ? circa il 50% dei 2300 alberghi del Riminese».
A ciò va aggiunto un +3,1% di movimento autostradale di giugno e luglio nei 4 caselli provinciali. Un +10% di presenze nei parchi tematici, con il picco del +20% di Aquafan e il buon +7% di Italia in Miniatura.
Controcorrente, Fabbri loda la buona risposta della riviera al fenomeno della weekendizzazione, esploso quest'estate.
POLEMIZZA con la scelta del vicepremier Francesco Rutelli di ridurre di due settimane le vacanze estive spalmandole lungo nell'anno. Grida «un inno al turismo balneare, forte, vitale, core business principale del turismo nazionale, che non conta solo città d'arte. Più facile 'vendere' il Colosseo che un territorio. Ma il turismo popolare, di massa, non é cosa da snobbare come qualcuno a volte fa a Roma, a favore delle città d'arte. I nostri sono numeri veri, che a fine anno per la sola riviera di Rimini segneranno 18 milioni di presenze».
DIVERSI gli apporti al buon trend del turismo, secondo gli amministratori. Internazionalizzazione, collaborazione pubblico-privato che dà buoni frutti. L'aeroporto pesa per il 22% sulla domanda totale. La politica degli eventi, che dura 12 mesi l'anno. In 10 anni, dal '97 al 2006, «sono raddoppiate le presenze di bassa stagione: gennaio +80,7% gli arrivi nel decennio, +91,9% le presenze. Dicembre +112,5% gli arrivi, +164% le presenze. Nessun'altra riviera italiana ha questo carattere». In crescita anche entroterra e turismo culturale.
«Come dimostrano i Club di Prodotto, col loro +4,3% di presenze contro l'1,4% medio, chi investe cresce. Al centro di tutto c'é l'albergo, la cura del rapporto col cliente, dell'identità e dell'offerta é determinante». Fabbri indica anche i punti critici: «Manca un sistema Italia, mobilità sostenibile, sicurezza, puntualità ». Insomma, colpa di Roma. Rimini c'é.