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Dati Arrivi Aereoporto Rimini

Notizia pubblicata il 15 agosto 2007



Categoria notizia : Turismo


L'AEROPORTO «Fellini» ha già doppiato il Capo Horn dei 255mila passeggeri da inizio anno, +38,9% sul 2006. «E ci sono le condizioni per arrivare a 500mila a fine 2007». Lo ha detto il presidente di Aeradria, Massimo Masini, ricordando che due anni fa lo scalo viaggiava a quota 240mila passeggeri nei 12 mesi.

AEROPORTO A FINE 2007 SARANNO MEZZO MILIONE
Una sfida alla storia dello scalo di Rimini Ci avviciniamo al record di arrivi del 1972

Il record storico risale al 1972 (altri tempi e altri numeri per la riviera) con 558mila passeggeri. All'epoca Miramare era il 3° aeroporto italiano per movimento!
Dagli anni Settanta non si superano i 400mila passeggeri a Rimini.

«Ma per la riviera quelli attuali, pur positivi, sono ancora numeri inadeguati: puntiamo alla serie A degli aeroporti - ha aggiunto Masini - cioè al milione di passeggeri». Per far questo, oltre a incrementare i voli low cost, va potenziata - aggiungendo altre destinazioni al traffico russo, l'unico a «tenuta» annuale - la stagione Iat invernale, da novembre a marzo.

«Da solo il turismo congressuale non basta alle compagnie per mantenere una rotta - aggiunge Masini -, serve l' outgoing, che raccolga passeggeri non solo dal nostro territorio, puntando su destinazioni non frequentate dagli scali concorrenti vicini».

Il presidente Fabbri ha confermato il trend in calo del turismo tedesco (-6,9% le presenze da gennaio a luglio). A fronte anche dei dati diffusi l'altro ieri dal Sole 24 Ore, che citando i dati ufficiali della Dzt, Deutsche Zentrale fuer Tourismus, rileva che nel 2006 si sono messi in viaggio 36,8 milioni di tedeschi, pari al 45% della popolazione. Un dato che sembra dare risposta alla domanda-tormentone della riviera di questi ultimi anni: i tedeschi stanno a casa o vanno in vacanza altrove? Pare proprio vadano altrove. E qui - stanti i notevoli risultati dal fronte russo e dell'Est - si potrebbe porre una riflessione anche per l'Apt regionale, sull'entità del budget per la promozione da destinare al mercato tedesco, sinora assolutamente dominante sugli altri.