Daniele Gullà sulle tracce di Azzurrina

Il mistero si infittisce, le perizie fotografiche e video raccolte il 21 giugno al castello di Montebello, riportate dal perito del tribunale Daniele Gullà, sembrano inconfutabili. Azzurrina continua a far parlare di se.

Gullà è stato intervistato martedì sera al Bagno 60 di Francesca Gussoni a Riccione. L’esperto di Bologna affiancato dal ricercatore e sensitivo Mattia Mascagni, ha spiegato che una delle fotografie riporta la figura di una bambina dai capelli lunghi, che sembra appesa nel vuoto, alla fine della scalinata con parapendio in legno. In un’altra fotografia si può intravvedere invece una figura maschile, un personaggio con vestiario di un’altra epoca che ricorda il Quattrocento, ma l’uomo appare per metà fuori dal muro e per metà dentro.

Anche le registrazioni video mostrano una forma trasparente mentre attraversa il corridoio da sinistra a destra. Questa ‘persona’ sembra assorbire la luce della telecamera ma proprio nel momento di massimo assorbimento si intravvede il profilo di una donna dal vestiario settecentesco.

Purtroppo Gullà non ha potuto registrare il segnale audio perché il suo attrezzo acustico non è avanzato, e il Cicap (Comitato italiano di controllo delle affermazioni sul paranormale) non ha voluto rilasciare quello professionale perché sostiene che non c’è nulla. Eppure, dichiara Gullà: “Abbiamo registrato anche nel 2003, riprendendo un urlo straziante”.

Dalle indagini non è chiaro se le forme hanno vita propria o se sono ricordi del passato, ma ci sono tantissimi testimoni che affermano con certezza di aver visto delle persone fisiche senza dover ricorrere alle ricerche biopsicocibernetiche.

Per avere maggiori informazioni sulle indagini di Gullà bosognerà aspettare la conferenza stampa in calendario per gli ultimi giorni di settembre, primi di ottobre a cui parteciperà anche il Cicap.