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Un pomeriggio viennese nelle magìe della tastiera

Notizia pubblicata il 31 gennaio 2009



Categoria notizia : Musica


VIENNA e le sue molteplici anime, da Mozart a Schönberg, declinate al pianoforte dal duo composto da un grande intellettuale della musica, Daniel Barenboim, e dalla sua compagna di vita, Elena Bashkirova, protagonisti del concerto di oggi al Manzoni (eccezionalmente alle 17.30) per la stagione di Musica Insieme.

Difficile delineare la figura e la statura morale del celebre pianista e direttore d’orchestra israeliano, nato a Buenos Aires, da anni impegnato a coprire i devastanti echi della guerra in Terrasanta con i suoni della sua West Eastern Divan Orchestra, formata da interpreti provenienti da tutto il Medio Oriente, da Israele alla Palestina. Soprattutto la gioia della musica, alla Leonard Bernstein, sembra spingere ogni volta Barenboim a salire sul podio o ad appoggiare le mani sulla tastiera e, ancor più, forse, la speranza che l’arte possa contribuire a portare la pace in una terra devastata da decenni di odio e incomprensione.

Un musicista che, per primo, nel 2007, con immenso coraggio, sceglie di eseguire Richard Wagner a Gerusalemme, contro tutto e contro tutti, unicamente con l’idea di far accettare i capolavori del compositore tedesco per quello che sono, mettendo da parte l’antisemitismo dichiarato del geniale autore di Parsifal, ma sempre nel rispetto di coloro che aveva ascoltato questa musica, per l’ultima volta, nei lager nazisti.

Il suo debutto come pianista avviene a soli sette anni, un enfant prodige che il grande Wilhelm Furtwängler non esita a definire «un fenomeno». Successivamente, dopo aver affiancato alla carriera solistica quella di direttore, dagli anni Sessanta Barenboim sale sul podio delle più prestigiose orchestre del mondo, tra cui English Chamber Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Orchestre de Paris e Chicago Symphony Orchestra, di cui è direttore stabile per quindici anni.

ATTUALMENTE ricopre gli incarichi di direttore musicale della Staatsoper di Berlino e di direttore principale della Staatskapelle di Berlino, mentre, dal 2006, è Maestro Scaligero del Teatro milanese. Il pianoforte a Vienna, si diceva, al centro del concerto per Musica Insieme, dal classicismo settecentesco alla sua trasfigurazione novecentesca. L’apollineo Mozart, per aprire e chiudere il programma, con le Cinque Variazioni a quattro mani sull’Andante Kv 501, in duo con Elena Bashkirova, e col solo Barenboim impegnato nella Fantasia Kv 475 e nella Sonata Kv 457.

In mezzo, il pianismo sublimemente disgregato di Schönberg, con i Tre pezzi op. 11 (solista ancora Barenboim) e i Cinque Pezzi Orchestrali op. 11, una delle pagine più emblematiche della Scuola di Vienna, che sarà eseguita nella versione a due pianoforti di Anton Webern.

foto by http://flickr.com/photos/somemixedstuff/