A gennaio 2012 ‘Da Vermeer a Kandinsky’

La nuova mostra organizzata da Marco Goldin verrà inaugurata il 18 e il 19 gennaio presso il Castel Sismondo. Sarà la mostra più importante e costosa tra quelle realizzate finora dal fondatore di Linea d’Ombra. Verranno esposti 75 capolavori provenienti da tutto il mondo per un budget che supera i 3milioni di euro.

Goldin ha spiegato con soddisfazione che è riuscito ad ottenere un quadro di Vermeer in prestito, un evento molto raro in Italia ed è per questo che è stato cambiato il titolo che ora è diventato “Da Vermeer a Kandinsky”. I capolavori provengono da una trentina di musei, gallerie e collezioni private dell’Europa e dagli Stati Uniti. La mostra sarà suddivisa in quattro sezioni e verrà inaugurata con un quadro ‘riminese’, il Cristo morto sorretto da quattro angeli, che affiancherà le opere di Tiziano, Tintoretto. Non mancheranno quadri di Perugino e Raffaello, Piero Della Francesca e Veronese, Guido Reni e Caravaggio, Guardi e Tiepolo, le opere spagnole di Velazquez, El Grieco e Zurbaran, quelle degli artisti fiamminghi Rembrandt, Vermeer, Rubens e Van Dyck e quelle dei maestri inglesi Turner e Constable. Nella sezione sull’Impressionismo ci saranno le opere di Manet, Monet, Van Gogh e Renoir. Nella sezione del ‘900 sono stati già prenotati Bacon, Kandinsky, Matisse, Munch e da Boston arriverà anche lo straordinario dipinto di Picasso ‘Il ratto delle Sabine’.

Contemporaneamente alla mostra del Castel Sismondo ci sarà anche quella di San Marino intitolata ‘Da Hopper a Wahrol’ che propone 25 opere del ‘900 realizzate da artisti americani come Pollock, Hopper, Rothko, Georgia O’Keefe e Wahrol. Anche la mostra di San Marino aprirà il 21 gennaio con le inaugurazioni previste per il 18 e 19.

Per attirare visitatori, verrà proposta la ‘card’ per ricevere sconti presso bar, hotel, ristoranti e locali e pacchetti all-inclusive di 2/3 giorni per esplorare l’entroterra romagnolo tra ristoranti e rocche.

Goldin continuerà a collaborare con Rimini nel 2013? E’ ancora troppo presto per fare previsioni, Goldin ha dichiarato: “Vedremo, con la Fondazione non ne abbiamo parlato”.